Romagna: "Tevez era impressionante in allenamento. In campo ho faticato tanto con Mertens"

Filippo Romagna, difensore attualmente in forza al Sassuolo, ha raccontato al podcast Portero il suo percorso nelle giovanili della Juventus: "Avevo 14 anni e in un primo momento avevo addirittura rifiutato perché non me la sentivo io poi mammone, attaccato tanto alla famiglia e alla mia città Fano, avevo rimandato tutto. Poi ho capito che non aveva senso procrastinare questa scelta quindi ho detto: 'Va bene, accetto, vengo su'. I primi mesi sono stati molto difficili perché sono stato 2-3 mesi senza tornare a casa all'inizio e stavo tutti i giorni al telefono con i miei genitori, mio fratello, quindi sono stati mesi duri. Però avevo in testa la volontà di fare il calciatore, avevo questo obiettivo e quindi ho sempre continuato a cercare di fare del mio meglio".
Chi l'ha impressionata di più nella sua esperienza alla Juventus?
"Sicuramente Pirlo, il mio idolo calcistico da ragazzino. Era clamoroso. Poi c'erano Buffon e Tevez, che era impressionante. Io da difensore mi sono trovato a marcarlo qualche volta ed era impressionante. Poi Chiellini, con cui ancora oggi ogni tanto mi ci sento, che è una persona fantastica e mi ha insegnato tanto dal punto di vista della mentalità. Anche Pogba e Douglas Costa mi hanno impressionato, uno per fisicità e qualità l'altro per rapidità".
In campo chi è stato il più difficile da marcare?
"Ho fatto tanta fatica sempre con Mertens, furbissimo, rapido, furbo, furbo, furbo. Una volta mi ha fatto fare rigore perché mi è sbucato all'ultimo, tra l'altro alla mia prima partita da titolare in Serie A, mi è sbucato all'improvviso e pam, rigore. Zapata è un altro che ogni volta era veramente tosto. Fisicamente molto, molto forte. Ce ne sono stati tanti perché comunque ho giocato giocato contro Ronaldo, però solo una volta, e Higuain... Non ho mai passato domeniche proprio serene (ride, ndr)".
