Reja: "Runjaic deve essere ambizioso, mi tolgo il cappello per la personalità e il carisma"
Edy Reja, intervistato dal Messaggero Veneto, ha parlato così della gestione Runjaic in questa prima parte di stagione e dei risultati dell'Udinese: "Mi tiro giù il cappello per la personalità e il carisma dimostrati finora dal tecnico venuto dal Nord che mi sta anche simpatico. Da queste parti 26 punti in venti partite è tanta roba, quindi chapeau, ma adesso Runjaic deve essere ambizioso perché se poi in Europa non ci arriva non succederà nulla, con la salvezza in tasca".
Da tecnico esperto, lei sta quindi riconoscendo all’Udinese le potenzialità per puntare in alto?
"Sì, ma perché faccio delle semplice considerazioni su quanto prodotto all’andata, dove avrebbe potuto benissimo raccogliere almeno 5 punti di più, e penso ai doppi vantaggi sprecati con Venezia e Torino, ma anche allo 0-0 a zero di sabato che è stata una grossa opportunità sprecata, l’andata stessa a Bergamo. Accanto adesso bisogna mettere l’organico attuale, corroborato dal recupero di Sanchez, la forma di Thauvin e l’innesto di Solet. È una rosa che ha dimostrato di giocarsela alla pari con tutti e che adesso può competere con squadre che sono in ritardo come il Milan e Roma, ma soprattutto Bologna e Fiorentina".
Sono due temi ben distinti. Partendo dai punti persi, come agire d’ora in poi per non ricascarci più?
"Attraverso l’esperienza che potrà aiutare il tecnico. Adesso Runjaic ha maturato le due prime venti partite in Serie A, e il campionato comincia a conoscerlo, quindi avrà sempre più modo di leggere meglio le partite, perché sull’impostazione e la mentalità ha già vinto. La differenza la può fare nel leggerle meglio preventivando le situazioni, proprio come ogni allenatore deve cercare di fare. Poi servirà avere qualche incidente di percorso in meno, come gli episodi arbitrali e qualche leggerezza di troppo in chiave difensiva".