
Inizia il rush finale. Questo di Grosso non è il Sassuolo di Di Francesco
La cautela invita a guardare il sentiero, senza alzare gli occhi alla vetta. Ma la strada già percorsa in quasi un anno di campionato, fa ben sperare il Sassuolo di Fabio Grosso. I 14 punti di vantaggio sulla terza in classifica a 8 giornate dalla fine della stagione fanno sicuramente dormire sonni tranquilli. Non serve la Melatonina o addirittura fare affidamento al Roipnol. Sono gli altri che devono prendere i medicinali per addormentarsi. Ovviamente, non ci si può distrarre. Dormire sonni tranquilli non vuol dire gettare via quanto di buono fatto sino a qui. Serve la mazzata finale. Il Sassuolo ha fatto 30, forse anche 30,5, e deve fare 31.
L'aritmetica ancora non c'è e ora va chiusa la partita. Siamo arrivati al rush finale della stagione e, a cominciare dal derby di sabato prossimo con la Reggiana, bisognerà scendere in campo sempre con il giusto atteggiamento, il rischio poi è quello di fare figuracce e di cadere nelle trappole degli avversari. Alcuni pensano al Sassuolo di Eusebio Di Francesco che stava stra-dominando il campionato e poi alla fine rischiò addirittura di scivolare in terza posizione, all'ultima giornata. Ai neroverdi 12 anni fa venne il cosiddetto braccino. Era una situazione però totalmente differente.
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Quello era un Sassuolo che stava completando un lungo percorso e si stava per affacciare per la prima volta in Serie A. Questo è un Sassuolo che ha alle spalle 11 anni consecutivi in massima serie. All'epoca c'erano tanti giovani inesperti alle prime esperienze nel calcio che conta. Questo invece è un Sassuolo che può contare su Domenico Berardi che rispetto a 12 anni fa non era al primo anno in B ma ha alle spalle oltre 100 gol in A e anche un Europeo vinto. In rosa ci sono dei nazionali come Kristian Thorstvedt (anche se è infortunato attualmente), Horatiu Moldovan. C'è gente che la Serie A l'ha fatta, e bene, come Armand Laurienté o Luca Mazzitelli o Pedro Obiang.
Sono grandi i numeri di questo Sassuolo, che potrebbe puntare anche a battere numerosi record. Sin qui 69 punti in 30 partite, miglior attacco del torneo con 62 reti (a +12 dal Pisa che di gol ne ha segnati “appena” 50) e seconda miglior difesa (27 reti incassate) alle spalle della Cremonese che ha invece subito solo 22 reti. Per non parlare dei singoli che avvalorano la tesi iniziale: Armand Laurienté è a quota 13 gol in 27 partite giocate, con il gol al Cittadella nell’ultimo turno Samuele Mulattieri è arrivato in doppia cifra stagionale, portandosi a 8 in campionato, a -1 da Nicholas Pierini che è a quota 9.
Il Sassuolo è primo in classifica dalla 14esima giornata, dopo il 4-0 rifilato alla Salernitana lo scorso 23 novembre. Da allora i neroverdi hanno sempre tenuto la leadership del campionato raccogliendo 12 vittorie, due pareggi (contro Sampdoria e Bari, uno in casa e uno in trasferta) e due sconfitte negli scontri diretti contro Pisa e Spezia.
Le incognite e le fregature sono sempre dietro l'angolo, per carità, ma la situazione appare totalmente differente. Ora non bisogna adagiarsi sugli allori, bisogna continuare a sbranare la preda e finire il lavoro già iniziato. Poi, che la Serie A arrivi a Palermo, nel derby con il Modena, o in casa con il Frosinone poco importa. La cautela invita a guardare il sentiero ma la strada verso il traguardo finale con la maglia rosa è già tracciata. Ultime pedalate in discesa per i neroverdi, poi sarà festa.







