
Spezia, Pio Esposito: "Non penso all'Inter. Voglio segnare i gol per la A. I playoff si faranno"
Francesco Pio Esposito, autore di 14 gol con la maglia dello Spezia e attuale capocannoniere della Serie B, ha parlato ai microfoni di TMW dicendo la sua sulla corsa alla Serie A: "In questo momento la testa è rivolta solo al finale di campionato e in primis alla gara di Cesena in programma sabato. Il nostro sogno, a questo punto del campionato, è inevitabile sia un obiettivo, lo dico da tempo e sono stato il primo a sfatare il tabù perché conosco la mia squadra, so quanto siamo forti: è inutile nasconderci. Però siamo terzi, al momento in Serie A sarebbe il Pisa, inoltre mancano ancora nove gare, quindi 27 punti totali: tutto può accadere e noi dobbiamo farci trovare pronti".
Classifica alla mano, c'è una buona distanza tra terza e quarta in classifica: si potrebbe arrivare alla forbice per evitare i playoff?
"Visto anche il potenziale delle dirette concorrenti, credo sia impossibile arrivare a un divario di 15 punti, situazione che per altro non so quante volte si sia vista in Serie B. A ogni modo, noi dobbiamo pensare a fare più possibili per centrare l'obiettivo, pensiamo solo a vincere perché l'importante è appunto raggiungere ciò che vogliamo: il come, è meno rilevante".
SCELTI DA SASSUOLONEWS:
Cittadella Sassuolo, chi al posto di Laurienté: una maglia per due con opzione a sorpresa
Sassuolo, Pisa e Spezia nella storia della Serie B: nessuno come loro dopo 29 giornate
Sassuolo Reggiana, scambio curve: incontro in Questura. Le parole di Salerno
Da un lato la A, dall'altro un obiettivo personale in virtù del fatto che sei capocannoniere della B: si possono pronunciare le parole '20 gol'?
"Da inizio non ho mai voluto rispondere a questa domanda, anche un po' per scaramanzia, ma so per certo di aver superato di gran lunga le aspettative di tanti, e sono fiero sia di aver fatto ricredere molte persone che di aver dimostrato a me stesso cosa posso fare. Ciò che ora mi interessa è fare gol importanti per la Serie A".
Esultanza che ricorda Braccio di Ferro. Da cosa nasce?
"Ormai anche lo speaker a Spezia mi annuncia come il 'ragazzo che mostra i muscoli' (ride, ndr) Tutto nasce dalla trasformazione fisica che ho avuto in questo anno, a inizio della scorsa stagione pesavo 10 chili in meno, ma volevo lavorare sul fisico per diventare poi più forte in campo e nei contrasti. Con Hristov ci fermiamo tutti i giorni in palestra dall'anno scorso e la cosa divertente che ha dato poi origine a tutto è che mi gonfiano subito i bicipiti: tra una battuta e l'altra, ecco l'esultanza".







