
Angelozzi: "Legato a Sassuolo, Bari nel cuore. Prima di Bucchi volevamo De Zerbi, non se la sentì"
Domenica si gioca Sassuolo-Bari. Due tappe importantissime della carriera di Guido Angelozzi che, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, ha riavvolto il nastro dei ricordi: "Assolutamente sì. Sono rimasto molto Iegato ai due club. E continuo a seguirli con molto affetto.
Cominciamo dal Sassuolo. Tre stagioni di livello.
"Il primo anno fu un trionfo. Siamo arrivati al sesto posto e abbiamo giocato l'Europa League. In panchina c'era Di Francesco, un maestro di calcio che, poi infatti ho rivoluto con me proprio qui a Frosinone. Bene anche nella seconda stagione, la squadra era forte e si creò un bell'ambiente".
SCELTI DA SASSUOLONEWS:
Palmieri: "Sassuolo-Bari non sarà mai una partita normale. Potevo andare via. Berardi un leone"
Bonifazi: “Che giochi 11 o una partita voglio esserci per il Sassuolo”
Moldovan: "Col Pisa vale di più. Segnale forte ma non è finita. Tutto è nelle mani del Sassuolo"
Più complesso l'ultimo campionato in neroverde.
"Scegliemmo De Zerbi ma lui non se la sentì. Allora puntammo su Bucchi. Non fu un avvio positivo e allora il nome giusto per risalire fu individuato in Beppe lachini. Grande motivatore, un tecnico di qualità. Il Sassuolo chiuse all'undicesimo posto".
Veniamo al Bari.
"Basta sentirlo nominare e mi si apre un mondo. Il mio legame con la piazza va ben oltre il calcio. Ll ho tanti amici e voi tutti sapete che quando gli impegni di lavoro me lo consentono vengo giù a trascorrere qualche giorno di relax".
Che idea si è fatto del Bari?
"Per me sta facendo buone cose. La serie B si sta confermando un campionato difficilissimo. Squadra completa, ben guidata. E poi la spinta della tifoseria che, nonostante le recenti delusioni non fa mancare il proprio apporto".
Alcune grandi hanno deluso.
"La B è questa. Prendiamo la Cremonese, ha una rosa pazzesca ma non si riesce a trovare il bandolo della matassa sul piano della continuità. Il calcio resta materia imprevedibile ed è bello anche per questo. Poi il Palermo, stesse dinamiche. Rosa di qualità ma risultati normali. Anche la Samp non fa eccezione. Ecco perché il Bari può approfittarne e ad arrampicarsi il più in alto possibile".







