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tmw / sassuolo / News
Zaffaroni: "Il Sassuolo è forte ma il SudTirol pensa a se stesso. Dobbiamo lottare 95 minuti"
Oggi alle 16:07News
di Manuel Rizzo
per Sassuolonews.net

Zaffaroni: "Il Sassuolo è forte ma il SudTirol pensa a se stesso. Dobbiamo lottare 95 minuti"

Le parole di Marco Zaffaroni, nuovo allenatore del SudTirol, prima della sfida contro il Sassuolo in programma sabato 9 novembre al Druso di Bolzano

Marco Zaffaroni, nuovo tecnico del SudTirol, è stato presentato quest'oggi in conferenza stampa. Il tecnico ex dell'Hellas Verona e della Feralpisalò ha parlato anche della sfida di sabato prossimo contro il Sassuolo. Queste le parole del tecnico del SudTirol riprese da TMW: "Il primo impatto è stato molto positivo viste anche le strutture che ci sono. La prima è una settimana di lavoro che serve per conoscerci. Sono convinto che nel medio-lungo periodo questa squadra potrà togliersi delle soddisfazioni e centrare quello che è l'obiettivo della società. La squadra l'ho trovata bene, composta da ragazzi disponibili. Per conoscerci servirà un po' di tempo, non bastano certamente due allenamenti. Ho visto voglia, determinazione ed è di buon auspicio. Abbiamo subito una partita contro una squadra importante come il Sassuolo e l'obiettivo primario per questa sfida è quello dell'atteggiamento. Dovremo essere una squadra che lotta, combatte per 95', che non molla di fronte alle difficoltà e si esalta per le cose positive. Su possibilità novità tattiche ci vuole del tempo".

Dopo le esperienze con Feralpisalò ed Hellas Verona cosa rappresenta per lei il Sudtirol?
"Una grande occasione dove ci sono tutti i presupposti per lavorare al meglio. Ogni allenatore ha degli obiettivi, circa ciò che gli piace fare o non fare. Per quello che mi riguarda sono arrivato in Serie B, un gradino alla volta partendo dall'Eccellenza, trovando una società che mi può permettere di sviluppare le mie idee sul piano tattico e dei risultati. Cose queste che non sono semplici da trovare per una persona che fa la mia professione".

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Dopo tanti anni nel corso dei quali il Sudtirol ha dimostrato di avere una fase difensiva solida quest'anno la retroguardia biancorossa è fra le più battute del torneo. Come pensa di ovviare a questa situazione?
"La base sulla quale costruire qualsiasi ragionamento è l'atteggiamento della squadra. Chi guarda il Sudtirol dovrà vedere una squadra che al 95' ha dato tutto. L'errore singolo o collettivo ci può stare, ma quello che non si deve mai vedere è lo scoramento".

A rendere ancor più complicato questo nuovo inizio c'è senza dubbio l'avversario di sabato: il Sassuolo di Fabio Grosso
"In Serie B di gare semplici non ci sono e il Sassuolo è una squadra forte senza alcun dubbio. L'aspetto principale, però, per me è preparare la gara durante la quale la squadra abbia un atteggiamento corretto. Il Sassuolo ha elementi importanti, ma l'obiettivo per noi deve essere di guardare noi stessi. Rispettando ovviamente l'avversario".

Che tipo di lavoro, fisico e psicologico, c'è da fare sulla squadra?
"Sul piano mentale c'è sempre da lavorare nel corso della stagione. Sia quando le cose vanno bene che quando vanno male. Non ho la presunzione di dire di conoscere la situazione a pieno dopo due soli allenamenti. Posso dire che ho visto partecipazione e questa è una base importante oltre che una reazione importante. Sarà sempre il tempo, poi, a dirci quale sarà il percorso da fare".

Cosa si porta dietro dalle tappe del suo percorso professionale?
"Quello del tecnico è un mestiere che ti porta ad acquisire conoscenze diverse in base all'esperienza che vivi. Ogni opportunità ti dà qualcosa di diverso perché è attraverso la pratica che cresci e non attraverso i libri. In ogni realtà in cui vai devi essere bravo a capire i punti importanti in quella situazione per ottenere i risultati".

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