Giovanni Carnevali in corsa con Antonello dell'Inter e Fenucci del Bologna per la Roma

La proprietà della Roma non sta attraversando un momento facile ed è attualmente impegnata alla ricerca di un nuovo CEO che possa guidare il club verso una gestione sempre più proficua dopo l'addio di Lina Souloukou. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, tra i nomi più in lizza spicca quello di Alessandro Antonello, attuale amministratore delegato dell’Inter. 

Antonello non è una figura sconosciuta ai vertici della Roma: dal 2021 è membro dell’European Club Association (ECA) e ha sviluppato un forte legame con Nasser Al-Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain. Questa affinità rappresenta un punto a favore per il suo eventuale approdo nella capitale, visto che i Friedkin, proprietari della Roma, hanno sempre dimostrato di sostenere la linea politica del dirigente qatariota sin dall’inizio della loro avventura all’interno del club.

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Attualmente, Antonello gestisce l'area corporate dell’Inter, ma secondo fonti vicine al quotidiano romano, l’ingresso del fondo Oaktree ha portato a una certa riduzione del suo potere decisionale. In questo contesto, la possibile proposta della Roma potrebbe presentarsi come un'opportunità imperdibile per Antonello, che si troverebbe a ricoprire un ruolo di maggiore responsabilità e a poter dare una direzione significativa alla squadra. 

Tuttavia, la Roma non si ferma a un solo nome. La proprietà sta considerando anche altre opzioni per individuare il miglior profilo in grado di rispondere alle sfide future del club. Tra i candidati sotto osservazione ci sono Giovanni Carnevali, attuale CEO del Sassuolo, e Claudio Fenucci, alla guida del Bologna. Entrambi hanno dimostrato di avere esperienza nella gestione di club di Serie A e offrono una diversa prospettiva e strategia alla società giallorossa con il dirigente neroverde che nei giorni non ha chiuso le porte a un'eventuale chiamata mentre per il dirigente rossoblù si tratterebbe di un ritorno avendo già lavorato a Roma sotto la gestione Di Benedetto e poi Pallotta dal 2011 al 2014.

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