Da Salerno: "Gian Marco Ferrari rimpianto Sassuolo: che top player in Serie B"

Negli ultimi anni, la Salernitana ha attraversato diverse fasi di difficoltà, specialmente in fase difensiva. Tuttavia, l'arrivo di Gian Marco Ferrari in prima squadra sembra aver rappresentato un crocevia fondamentale per l'equilibrio della retroguardia campana. Con la sua grande esperienza, fisicità e una lettura del gioco che rasenta la perfezione, Ferrari ha saputo imporre il suo stile e il suo carisma, regalando solidità a una difesa spesso in difficoltà: questo quanto scritto in questi giorni da TuttoSalernitana sull'apporto del centrale ex Sassuolo.

Le statistiche parlano chiaro: la Salernitana non subisce gol da tre gare consecutive, a cui si aggiunge l'ultima mezz'ora del match contro il Pisa. Un traguardo importante per la squadra guidata adesso da Martusciello, considerando che la squadra ha vissuto momenti veramente difficili nelle scorse stagioni e anche in avvio quest'anno. Nelle partite contro Reggiana, Catanzaro e Palermo, la retroguardia campana ha concesso solo poche occasioni, a riprova di un lavoro di squadra coeso e ordinato.

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Particolare attenzione merita l'incontro contro il Palermo, dove, nonostante gli assalti finali della squadra di Dionisi, la Salernitana ha mantenuto la calma, opponendo una barricata difensiva solida e organizzata. Trecento minuti senza subire reti sono un risultato che, in termini di prestazioni difensive, assume contorni quasi miracolosi per una compagine reduce da ben altre vicissitudini.

È interessante notare come, in questo contesto, si possa parlare di un cambiamento di mentalità all'interno della squadra. L'emblematica trasferta di Reggio Emilia ha messo in luce una Salernitana equilibrata, in grado di proporsi in attacco senza però esporsi al contempo a pericoli inutili. La prestazione contro la Reggiana, benché considerata una squadra non particolarmente temibile (a secco di gol da diverse partite), ha rappresentato un punto di partenza importante. E la conferma è arrivata dal buon esito della gara contro il Catanzaro, dove si sono evidenziati segnali di una crescita tangibile.

Tuttavia, non è tutto rose e fiori. Se da un lato Ferrari ha portato una ventata di leadership e sicurezza, dall'altro gli altri elementi della difesa non convincono completamente. Ruggeri ha mostrato potenzialità nel suo match in Friuli, ma resta un giovane che deve ancora maturare senza la pressione di dover dimostrare tutto subito. Bronn manifesta un’oscillazione nelle sue prestazioni, alternando interventi decisivi a errori che possono rivelarsi letali. Infine, Velthuis, il cui rendimento si attesta sotto la media del 5, preoccupa per il numero di svarioni commessi che hanno già costato punti preziosi alla squadra.

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