Riccardo Ciervo, grande impatto col Cosenza in cerca di riscatto contro il 'suo' Sassuolo

Il campionato di Serie B ha presentato fin da subito volti nuovi e storie avvincenti, e tra questi spicca senza dubbio Riccardo Ciervo, uno dei calciatori più convincenti del Cosenza in questo avvio. Sabato pomeriggio, l’esterno classe 2002 originario di Latina vivrà un momento speciale, affrontando il Sassuolo, club che ne detiene il cartellino fino al 30 giugno 2027. Per Ciervo, quella partita non sarà solo un'altra tappa della stagione, ma un’occasione per dimostrare il suo valore di fronte alla squadra che ne ha creduto sin dal primo giorno.

La storia di Ciervo è peculiare e segnata da un cammino di attesa e formazione. Acquistato dal Sassuolo il 28 gennaio 2022 in prestito con obbligo di riscatto dalla Roma, il giovane esterno ha vissuto un periodo complesso, rimanendo in orbita della prima squadra senza però esordire. Dopo un avvio in Serie A, che non gli ha concesso opportunità, è stato ceduto in prestito a Frosinone e Venezia, facendo esperienza in Serie B. La scorsa stagione ha visto il suo trasferimento al Sudtirol, dove ha potuto affinare le sue abilità sul campo. 

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Questa estate, finalmente, Ciervo ha trovato una nuova casa al Cosenza, sempre in prestito, ma con la possibilità di riscatto da parte dei rossoblù e controriscatto a favore del Sassuolo. Fin da subito, Ciervo si è integrato perfettamente nel progetto tecnico del Cosenza, guadagnandosi un posto da titolare. La sua versatilità lo ha reso un giocatore prezioso: sebbene si posizioni principalmente a destra, non è raro vederlo allargarsi sull’altra fascia, contribuendo così al gioco offensivo della squadra.

A oggi, Ciervo ha all'attivo due assist, entrambi serviti a Fumagalli in momenti decisivi: uno contro il Mantova e l'altro a Palermo. La sua abilità nel mettere i compagni in condizione di segnare è emersa come uno dei suoi principali punti di forza, ma il gol rimane un obiettivo. La domanda è se sabato, nella sfida contro il “suo” Sassuolo, riuscirà a rompere il ghiaccio. Ovviamente i neroverdi sperano di no!

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