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Tissone: "Scudetto? Atalanta, stavolta ce la puoi fare. Samp, situazione critica"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 19:23Serie A
di Daniele Najjar

Tissone: "Scudetto? Atalanta, stavolta ce la puoi fare. Samp, situazione critica"

L'ex centrocampista - fra le altre - di Atalanta, Sampdoria e Udinese, Fernando Tissone, ha rilasciato una intervista a TuttoMercatoWeb per parlare di alcune delle squadre per le quali ha giocato in carriera ed in particolare della sfida di domani fra la Dea e l'Inter.

Fernando, anzitutto ti devo chiedere se stai ancora giocando dopo l'ultima annata al Montegranaro (in Serie C).
"Lo volevo annunciare a breve dopo averci pensato su, ma ne approfitto per dire che no, non giocherò più. Mi ero preso un po' di tempo dopo aver ricevuto qualche proposta in estate, ma ho pensato alla mia famiglia. Poi ho fatto il corso a Coverciano, Uefa B e mi sto quindi preparando per questa nuova strada".

Domani c'è Atalanta-Inter. Che partita ti aspetti e che attesa c'è in te per questa partita?
"Aspetto e guarderò questa partita con grandissimo piacere e voglia di gustarmi una grandissima Atalanta. Nella mente ho quella partita giocata durante il Covid contro la Juventus dove si giocavano anche lì delle chance di Scudetto. All'epoca dissi: se vince questa partita, vince lo Scudetto. Lo ripeto oggi. Mancano tante partite, ma è una partita che può dare una carica immensa ad una squadra che sta facendo bene. La chiusura del cerchio per dire: stavolta ce la può fare per davvero. Anche le avversarie sanno che quando affrontano l'Atalanta devono avere un'attenzione più alta, dato che sta facendo cose incredibili".

Gasperini rischia un'impresa come quella del Leicester di Ranieri dopo l'Europa League?
"Diciamo che già è un'impresa clamorosa, ma non tanto come quella del Leicester che nell'anno prima di vincere lottava per non retrocedere. L'Atalanta sta facendo invece un percorso incredibile che dura da tanti anni. Una squadra consolidata nei posti alti ed in Europa. Certamente sarebbe un traguardo storico".

Gasperini potrebbe lasciare a fine anno. Da ex Atalanta sei preoccupato?
"Preoccupati per davvero nel mondo del calcio a mio parere non bisogna mai esserlo. E' vero però che il dopo-Gasperini sarebbe difficile da gestire. Ha vissuto un'era alla Ferguson e guardate cosa sta vivendo lo United. Magari potrebbe puntare su un allenatore capace di ottenere risultati, anche se dovesse avere una filosofia differente da Gasp. Perché se il successore non dovesse ottenere subito dei buoni risultati il rischio è quello di tornare a quella prima di lui".


Dove lo vedresti bene, a Juventus e Roma magari?
"Difficile da dire, è un allenatore che ha fatto molto bene da quasi tutte le parti. All'Inter è stato l'unico posto dove non è riuscito, ma è durata poco. Penso che avrà delle richieste importanti, io vorrei vederlo anche all'estero, perché penso che potrebbe essere uno che fa molto bene e sarebbe uno stimolo anche per lui".

L'Udinese ha perso con il Verona, ma sta facendo una bella stagione. Che ne pensi di questa annata bianconera?
"Al di là della sconfitta di oggi sta facendo bene, è stata una delle sorprese di questo campionato visto che lo scorso anno ha sofferto tanto. Ha fatto una scelta molto buona con Runjaic. Anche considerando i tanti stranieri in squadra: a volte è utile che sia più l'allenatore ad adattarsi ai giocatori che non il contrario. I risultati lo stanno dimostrando, spero possa continuare così stabilizzandosi a buon livello. Lottare ogni anno per la retrocessione può essere pericoloso, perché prima o poi rischi che vada male".

Sanchez è il più forte con cui hai giocato?
"Fortissimo, lui e Di Natale i più forti all'Udinese sicuramente. Ma il più forte con cui ho giocato è stato Antonio Cassano. Quando decideva di vincere, vincevamo. Totò e Alexis sono giocatori straordinari, ho goduto tanto a giocare con loro".

Cassano ti strappava anche un sorriso negli allenamenti?
"Sì, sempre, soprattutto perché per fortuna ho avuto un buon rapporto con lui. Altri non ce l'avevano e per loro era più difficile (ride, n.d.r.). Battute a parte, ho avuto un rapporto straordinario con lui anche se non siamo rimasti in contatto e so quanto è stato importante per la mia crescita".

La Samp è invece in cattive acque.
"Sì, è in una situazione difficile, critica. Fin dall'anno scorso, con tutti i problemi societari. Non è facile. Deve riuscire a trovare un po' di stabilità fin dalla testa, perché tutto parte da lì. I risultati arrivano più facilmente quando tutte le cose vengono fatte bene. Non che abbia solo colpe la società: le colpe le hanno tutti nei momenti difficili. Ma quando tutto è solido, gli obiettivi si raggiungono con maggior facilità. Spero possano porre quelle basi per far tornare la Samp dove merita".