
Sampdoria, Semplici: "Nessuna promessa, stiamo acquisendo la mentalità giusta"
Trasferta insidiosa per la Sampdoria. Dopo i tre pareggi ottenuti contro Sassuolo, Bari e Palermo, i blucerchiati scenderanno in campo al Mapei Stadium contro la Reggiana. Il tecnico Leonardo Semplici ha così parlato in conferenza stampa dal centro sportivo "Gloriano Mugnaini" di Bogliasco.
Che percezione avete nello spogliatoio dell’ambiente?
" Sappiamo della responsabilità e dell’importanza del momento che sta attraversando la Sampdoria ma per fortuna i ragazzi mi sembra che non si facciano contaminare troppo dalla situazione che sia all’esterno del centro Sampdoria. Sappiamo anche le difficoltà che la squadra ha attraversato quest’anno. Domani c’è una partita importantissima, ci siamo preparati bene per affrontarla nel migliore dei modi. Cercheremo di fare una partita di grande personalità, affrontiamo una squadra con dei valori e bisognerà prenderla con grande rispetto e far sì che la squadra abbia le motivazioni giuste per affrontare una partita del genere".
TMW - Hai sempre parlato di risalita. Ora è meglio concentrarsi sull’obiettivo salvezza?
"Come ho sempre detto la risalita era chiara. La dobbiamo fare. Però abbiamo sempre vissuto partita dopo partita perché conoscete l’ambiente meglio di me, abbiamo vinto due partite e sembrava che l’obiettivo fossero i playoff. Ne abbiamo pareggiate due e siamo tornati in zona playout. Serve equilibrio. Mi interessa che i ragazzi capiscano l’importanza delle partite che affrontiamo singolarmente e poi vedremo alla fine. Inutile ora parlare di qualcosa che vedendo la classifica è improbabile ma non impossibile".
TMW - Ci sarà un ambiente caldo a Reggio Emilia.
"Loro, come noi, sono in un periodo particolare, si stanno giocando anche loro la salvezza e mi aspetto una squadra consapevole. La Samp è una squadra da battere e, oltre la classifica, mi aspetto motivazioni particolari. Da parte nostra serviranno le motivazioni giuste".
Poca precisione negli ultimi 20 metri.
"Gli ultimi 20 metri sono quelli più difficili da allenare. Servono anche le qualità dei singoli. Nelle ultime partite i tiri sono aumentati ma non siamo stati così precisi. Abbiamo cercato di fare dei lavori negli ultimi metri. E’ una cosa che deve avvenire con la crescita della squadra. Sotto l’aspetto difensivo la squadra è cresciuta, i numeri sono positivi ma non dobbiamo abbassare la guardia intensificando le due fasi di gioco che portano e fare prestazioni come ultimamente stiamo facendo".
Come sta la squadra?
"C’è stato qualche acciacco in settimana. Oggi facciamo la conta di chi sarà presente domani e vedremo di far scendere in campo la miglior formazione che ci possa garantire un risultato positivo. Poi abbiamo cinque cambi, mi auguro di poterli fare in parità numerica e avere una gestione migliore di questi per far sì che la squadra riesca ad esprimersi meglio".
Coda e Niang soluzione riproponibile?
"Come detto, stiamo lavorando su questo aspetto. Chiaro ci vuole da parte loro un sacrificio ulteriore per quelle che sono le loro abitudini. Sia per Massimo che per M’Baye. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto perché sono giocatori di valore che alzano il livello di qualità della squadra".
Cambi in mezzo al campo?
"Melusensteen e Ricci stanno facendo molto bene. Melle con il Bari e con il Palermo ha fatto buone prestazioni e, per l’avversario, domenica sono stati i migliori in campo. A parte quello, la squadra devo dire che sta crescendo con questi due ragazzi ma, come ho sempre detto, in quel ruolo ho alternative con Yepes e Vieira. Sono quindi sereno e vediamo partita dopo partita chi può essere il giocatore giusto che per caratteristiche mi può dare solidità, fisicità e palleggio".
Tabù trasferte?
"Spero di romperlo. Domani sarebbe importantissimo per vari aspetti, non solo di classifica ma dell’ambiente che ci sta seguendo con grande attenzione. Anche domenica sono stati veramente fantastici e questo credo sia un aspetto determinante per queste nove partite finale. Li devo ringraziare ma sta a noi, con le nostre prestazioni e i risultati, portarceli dietro".
Cosa hai detto ad Akinsanmiro?
" Quando fai l’ultimo uomo devi avere una gestione di palla diversa. Non doveva essere lui lì, c’è stato un fraintendimento. Sono cose che capitano e che capiteranno, mi auguro non più alla Sampdoria. Questa cosa ha poi condizionato il risultato. Non sempre durante la gara i giocatori hanno quella lucidità e quella freddezza giusta".
Depaoli sempre a rischio espulsione. Da cosa dipende?
"E’ caratteristica sua. Domenica l’ho sostituito per questo. Il problema è che lui non aveva avuto questa sensazione. E non lo vorrei sostituire perché è a rischio squalifica, magari per un cambio tattico".
Ti giochi sempre un cambio per questi motivi?
"A Bolzano non l’ho fatto in tempo, son cose che non devono capitare. Poi durante la settimana, l’allenatore spinge i giocatori ad essere aggressivi e, sportivamente parlando, cattivi. C’è sempre un limite a quello che uno deve fare durante la gara".
Niang parla meno con gli arbitri e mi sembra un trascinatore.
" In questo gruppo ce ne sono di diversi. Lui è uno di quelli. Soprattutto per l’esempio che danno in campo e come si allenano. Alcuni anche con la parola anche negli allenamenti. Il suo arrivo è positivo e si è calato nella maniera giusta nel nostro ambiente e nella categoria. Nelle ultime partite poi lo hanno picchiato abbastanza e non è sempre stato abbastanza tutelato sotto questo aspetto. E’ chiaro però che se ti innervosisci peggiori la cosa. E’ stato bravo ma anche grazie alla sua esperienza".
La partita di domani vi misurerà a livello di personalità. Nell’ambiente c’è consapevolezza della situazione?
" Le partite hanno sempre più valore perché le partite e i punti diminuiscono. Domani non sarà determinante ma importantissimo. Da parte nostra, ripeto, c’è la consapevolezza della partita, siamo convinti di poterla fare nella maniera giusta. Questo è l’aspetto più importante: essere convinti dei propri mezzi rispettando l’avversario. Noi ne parliamo dell’avversario, sono convinto che troveremo delle difficoltà, per il valore della Reggiana, però noi siamo forti delle nostre conoscenze. I giocatori secondo me stanno acquisendo una mentalità giusta per il campionato e per indossare la maglia della Sampdoria".
Non è meglio parlare solo di salvezza?
"Parlavo sempre di risalita. Non ho mai parlato di obiettivi diversi di quelli che oggi parliamo. La classifica è quella, inutile fare voli pindarici o pensare a qualcosa di diverso. Poi sarà il campo che ci dirà dove siamo arrivati. Visto che ho sempre detto che pensiamo partita dopo partita, mi sembra di non aver illuso nessuno. Forse in certi momenti sono stato troppo cauto nella gestione dell’obiettivo però sono una persona concreta, non ho mai fatto promesse particolari. Mi hanno chiamato per sistemare in questo momento così difficile questa squadra a raccogliere l’obiettivo minimo che è la salvezza. E sono qui per dare forza a questo gruppo dopo tante difficoltà. Stiamo intravedendo buone cose ma dobbiamo fare qualche risultato diverso".
Un po’ di pressione a Reggio: sarà un vantaggio per voi o uno svantaggio?
"Difficile dirlo. Ognuno vive il suo ambiente nella propria maniera. Io spero sia un vantaggio ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Quando ci sono delle difficoltà, non tutti percepiscono il pericolo nella stessa maniera. Domani al 95’ sarò più preciso".
Che percezione avete nello spogliatoio dell’ambiente?
" Sappiamo della responsabilità e dell’importanza del momento che sta attraversando la Sampdoria ma per fortuna i ragazzi mi sembra che non si facciano contaminare troppo dalla situazione che sia all’esterno del centro Sampdoria. Sappiamo anche le difficoltà che la squadra ha attraversato quest’anno. Domani c’è una partita importantissima, ci siamo preparati bene per affrontarla nel migliore dei modi. Cercheremo di fare una partita di grande personalità, affrontiamo una squadra con dei valori e bisognerà prenderla con grande rispetto e far sì che la squadra abbia le motivazioni giuste per affrontare una partita del genere".
TMW - Hai sempre parlato di risalita. Ora è meglio concentrarsi sull’obiettivo salvezza?
"Come ho sempre detto la risalita era chiara. La dobbiamo fare. Però abbiamo sempre vissuto partita dopo partita perché conoscete l’ambiente meglio di me, abbiamo vinto due partite e sembrava che l’obiettivo fossero i playoff. Ne abbiamo pareggiate due e siamo tornati in zona playout. Serve equilibrio. Mi interessa che i ragazzi capiscano l’importanza delle partite che affrontiamo singolarmente e poi vedremo alla fine. Inutile ora parlare di qualcosa che vedendo la classifica è improbabile ma non impossibile".
TMW - Ci sarà un ambiente caldo a Reggio Emilia.
"Loro, come noi, sono in un periodo particolare, si stanno giocando anche loro la salvezza e mi aspetto una squadra consapevole. La Samp è una squadra da battere e, oltre la classifica, mi aspetto motivazioni particolari. Da parte nostra serviranno le motivazioni giuste".
Poca precisione negli ultimi 20 metri.
"Gli ultimi 20 metri sono quelli più difficili da allenare. Servono anche le qualità dei singoli. Nelle ultime partite i tiri sono aumentati ma non siamo stati così precisi. Abbiamo cercato di fare dei lavori negli ultimi metri. E’ una cosa che deve avvenire con la crescita della squadra. Sotto l’aspetto difensivo la squadra è cresciuta, i numeri sono positivi ma non dobbiamo abbassare la guardia intensificando le due fasi di gioco che portano e fare prestazioni come ultimamente stiamo facendo".
Come sta la squadra?
"C’è stato qualche acciacco in settimana. Oggi facciamo la conta di chi sarà presente domani e vedremo di far scendere in campo la miglior formazione che ci possa garantire un risultato positivo. Poi abbiamo cinque cambi, mi auguro di poterli fare in parità numerica e avere una gestione migliore di questi per far sì che la squadra riesca ad esprimersi meglio".
Coda e Niang soluzione riproponibile?
"Come detto, stiamo lavorando su questo aspetto. Chiaro ci vuole da parte loro un sacrificio ulteriore per quelle che sono le loro abitudini. Sia per Massimo che per M’Baye. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto perché sono giocatori di valore che alzano il livello di qualità della squadra".
Cambi in mezzo al campo?
"Melusensteen e Ricci stanno facendo molto bene. Melle con il Bari e con il Palermo ha fatto buone prestazioni e, per l’avversario, domenica sono stati i migliori in campo. A parte quello, la squadra devo dire che sta crescendo con questi due ragazzi ma, come ho sempre detto, in quel ruolo ho alternative con Yepes e Vieira. Sono quindi sereno e vediamo partita dopo partita chi può essere il giocatore giusto che per caratteristiche mi può dare solidità, fisicità e palleggio".
Tabù trasferte?
"Spero di romperlo. Domani sarebbe importantissimo per vari aspetti, non solo di classifica ma dell’ambiente che ci sta seguendo con grande attenzione. Anche domenica sono stati veramente fantastici e questo credo sia un aspetto determinante per queste nove partite finale. Li devo ringraziare ma sta a noi, con le nostre prestazioni e i risultati, portarceli dietro".
Cosa hai detto ad Akinsanmiro?
" Quando fai l’ultimo uomo devi avere una gestione di palla diversa. Non doveva essere lui lì, c’è stato un fraintendimento. Sono cose che capitano e che capiteranno, mi auguro non più alla Sampdoria. Questa cosa ha poi condizionato il risultato. Non sempre durante la gara i giocatori hanno quella lucidità e quella freddezza giusta".
Depaoli sempre a rischio espulsione. Da cosa dipende?
"E’ caratteristica sua. Domenica l’ho sostituito per questo. Il problema è che lui non aveva avuto questa sensazione. E non lo vorrei sostituire perché è a rischio squalifica, magari per un cambio tattico".
Ti giochi sempre un cambio per questi motivi?
"A Bolzano non l’ho fatto in tempo, son cose che non devono capitare. Poi durante la settimana, l’allenatore spinge i giocatori ad essere aggressivi e, sportivamente parlando, cattivi. C’è sempre un limite a quello che uno deve fare durante la gara".
Niang parla meno con gli arbitri e mi sembra un trascinatore.
" In questo gruppo ce ne sono di diversi. Lui è uno di quelli. Soprattutto per l’esempio che danno in campo e come si allenano. Alcuni anche con la parola anche negli allenamenti. Il suo arrivo è positivo e si è calato nella maniera giusta nel nostro ambiente e nella categoria. Nelle ultime partite poi lo hanno picchiato abbastanza e non è sempre stato abbastanza tutelato sotto questo aspetto. E’ chiaro però che se ti innervosisci peggiori la cosa. E’ stato bravo ma anche grazie alla sua esperienza".
La partita di domani vi misurerà a livello di personalità. Nell’ambiente c’è consapevolezza della situazione?
" Le partite hanno sempre più valore perché le partite e i punti diminuiscono. Domani non sarà determinante ma importantissimo. Da parte nostra, ripeto, c’è la consapevolezza della partita, siamo convinti di poterla fare nella maniera giusta. Questo è l’aspetto più importante: essere convinti dei propri mezzi rispettando l’avversario. Noi ne parliamo dell’avversario, sono convinto che troveremo delle difficoltà, per il valore della Reggiana, però noi siamo forti delle nostre conoscenze. I giocatori secondo me stanno acquisendo una mentalità giusta per il campionato e per indossare la maglia della Sampdoria".
Non è meglio parlare solo di salvezza?
"Parlavo sempre di risalita. Non ho mai parlato di obiettivi diversi di quelli che oggi parliamo. La classifica è quella, inutile fare voli pindarici o pensare a qualcosa di diverso. Poi sarà il campo che ci dirà dove siamo arrivati. Visto che ho sempre detto che pensiamo partita dopo partita, mi sembra di non aver illuso nessuno. Forse in certi momenti sono stato troppo cauto nella gestione dell’obiettivo però sono una persona concreta, non ho mai fatto promesse particolari. Mi hanno chiamato per sistemare in questo momento così difficile questa squadra a raccogliere l’obiettivo minimo che è la salvezza. E sono qui per dare forza a questo gruppo dopo tante difficoltà. Stiamo intravedendo buone cose ma dobbiamo fare qualche risultato diverso".
Un po’ di pressione a Reggio: sarà un vantaggio per voi o uno svantaggio?
"Difficile dirlo. Ognuno vive il suo ambiente nella propria maniera. Io spero sia un vantaggio ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Quando ci sono delle difficoltà, non tutti percepiscono il pericolo nella stessa maniera. Domani al 95’ sarò più preciso".
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