
Obiang: "Dopo il problema al cuore ho pensato di smettere. Ma il Sassuolo mi è rimasto vicino"
Il centrocampista del Sassuolo Pedro Obiang, assieme alla collega della squadra femminile Cecilia Prugna, ha parlato nella giornata di oggi con gli studenti di alcune scuole della città emiliana nell'ambito del Progetto Scuole di Generazione S soffermandosi sull'inizio della sua carriera e sulle difficoltà affrontate.
“Sono il più giovane di una famiglia numerosa, uno dei miei fratelli giocava era un calciatore molto promettente, ma ha avuto problemi ad un ginocchio e sfortunatamente non poteva operarsi, così mi sono promesso di diventare un professionista. - spiega Obiang come riporta il sito del club - A 12 anni sono passato all’Atletico Madrid e vivevo da solo ad un’ora e mezza dal campo: mi ricordo ancora che chi saltava la scuola non si poteva allenare. A 15 anni, poi, mi sono trasferito in Italia per giocare alla Sampdoria”.
Spazio poi ai momenti difficili a partire dalla miocardite che ha rischiato di porre fine alla sua carriera: “Ho pensato di smettere quando ho avuto un problema al cuore, ma il Sassuolo mi è rimasto vicino e mi sono convinto a rimanere. Nello sport come nella vita è normale che si facciano degli errori, io ho imparato tantissimo grazie agli errori e continuo a farlo anche ora: so che non devo più reagire come facevo da giovane, devo ricordarmi che la partita non finisce in quel momento. È fondamentale continuare a cercare di fare meglio fin da subito, dal passaggio successivo".
“Sono il più giovane di una famiglia numerosa, uno dei miei fratelli giocava era un calciatore molto promettente, ma ha avuto problemi ad un ginocchio e sfortunatamente non poteva operarsi, così mi sono promesso di diventare un professionista. - spiega Obiang come riporta il sito del club - A 12 anni sono passato all’Atletico Madrid e vivevo da solo ad un’ora e mezza dal campo: mi ricordo ancora che chi saltava la scuola non si poteva allenare. A 15 anni, poi, mi sono trasferito in Italia per giocare alla Sampdoria”.
Spazio poi ai momenti difficili a partire dalla miocardite che ha rischiato di porre fine alla sua carriera: “Ho pensato di smettere quando ho avuto un problema al cuore, ma il Sassuolo mi è rimasto vicino e mi sono convinto a rimanere. Nello sport come nella vita è normale che si facciano degli errori, io ho imparato tantissimo grazie agli errori e continuo a farlo anche ora: so che non devo più reagire come facevo da giovane, devo ricordarmi che la partita non finisce in quel momento. È fondamentale continuare a cercare di fare meglio fin da subito, dal passaggio successivo".
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