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Pisa, Corrado: "In tre abbiamo preso il largo, ma una è di troppo. E qualcuna rienterà"
“Siamo soddisfatti della crescita della squadra, siamo primi in classifica anche se il campionato è lungo e molto combattuto catalizzato per ora da queste tre squadre che al momento si giocano la testa del torneo nel giro di tre punti. Abbiamo preso un po’ di distanza dalle altre, ma forse, per fare una battuta, ce n’è una di troppo”. Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado parla così al Quotidiano Sportivo della sfida di vetta contro Sassuolo e Spezia senza dimenticare che dietro ci sono squadre costruite per vincere: “Indubbiamente le le prime tre hanno fatto un campionato di avanguardia, ma sono mancate Cremonese, Sampdoria e Palermo, degli organici che venivano considerati tra i favoriti. Penso che recupereranno il terreno, si avvicineranno e chissà, potrebbero anche tornare in corsa”.
Corrado senior si sofferma poi sul lavoro del tecnico Pippo Inzaghi, grande specialista della categoria: “Ha grandi meriti e ha dimostrato di saper fare gruppo, ha proseguito il lavoro che era stato fatto in passato e fatto crescere ulteriormente alcuni giocatori. Qualcuno purtroppo deve anche trovare il piacere di rimanere in panchina, ma fa parte del gioco. - prosegue il numero uno – Vedo comunque una grande serenità e unione nello spogliatoio”.
Infine uno sguardo alle difficoltà di fare calcio oggi rispetto al passato: “Dieci anni fa è cominciato un percorso che ha portato il calcio di oggi ad essere un’industria, mentre 30 anni fa era diverso. Non esiste più il calcio bello e anche emozionale di un tempo, non basta aggregare i giocatori, ma bisogna gestire l’azienda. - spiega Corrado - Se non si ha una società forte si può avere anche una squadra forte, ma poi il castello crollerà inevitabilmente quando si incapperà nella stagione sbagliata. Infrastrutture? Speriamo di chiudere i nostri progetti su Centro Sportivo e Stadio che sono punti di riferimento imprescindibili per una società”.
Corrado senior si sofferma poi sul lavoro del tecnico Pippo Inzaghi, grande specialista della categoria: “Ha grandi meriti e ha dimostrato di saper fare gruppo, ha proseguito il lavoro che era stato fatto in passato e fatto crescere ulteriormente alcuni giocatori. Qualcuno purtroppo deve anche trovare il piacere di rimanere in panchina, ma fa parte del gioco. - prosegue il numero uno – Vedo comunque una grande serenità e unione nello spogliatoio”.
Infine uno sguardo alle difficoltà di fare calcio oggi rispetto al passato: “Dieci anni fa è cominciato un percorso che ha portato il calcio di oggi ad essere un’industria, mentre 30 anni fa era diverso. Non esiste più il calcio bello e anche emozionale di un tempo, non basta aggregare i giocatori, ma bisogna gestire l’azienda. - spiega Corrado - Se non si ha una società forte si può avere anche una squadra forte, ma poi il castello crollerà inevitabilmente quando si incapperà nella stagione sbagliata. Infrastrutture? Speriamo di chiudere i nostri progetti su Centro Sportivo e Stadio che sono punti di riferimento imprescindibili per una società”.
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