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tmw / sampdoria / Primo Piano
Sampdoria, Accardi: "Tifosi fino ad ora sono stati straordinari, è il momento di restituire qualcosa"TUTTO mercato WEB
© foto di Aurelio Bracco
Oggi alle 14:50Primo Piano
di Lidia Vivaldi
per Sampdorianews.net

Sampdoria, Accardi: "Tifosi fino ad ora sono stati straordinari, è il momento di restituire qualcosa"

Nel corso della conferenza stampa di oggi il responsabile dell'Area Tecnica della Sampdoria Pietro Accardi ha toccato diversi temi.

Avete messo in preventivo che possa non arrivare la A quest'anno? "La programmazione è a medio-lungo termine, ma con il mercato che è stato fatto le aspettative si sono alzate. Lo sappiamo. Chi non sa convivere con le aspettative o le pressioni, questo mestiere non lo deve fare, che sia giocatore, allenatore o dirigente. Marassi non è un problema, Marassi è la nostra forza, siamo noi che dobbiamo farlo ridiventare il nostro fortino, ma la nostra gente va trascinata con il giusto atteggiamento. I tifosi fino ad ora sono stati straordinari, ora è il momento di restituirgli qualcosa. Il nostro obiettivo, oggi, è preparare al meglio Palermo, inutile parlare ora di Serie A. Le chiacchiere oggi stanno a zero."

Sarebbe opportuno riavvicinare i giocatori alla gente anche al di fuori della partita? "Sono d'accordo - riporta Sampdorianews.net, io ho vissuto quegli anni dove il rapporto con la gente e la città era molto più stretto. Ricordo degli allenamenti con la gente lì accanto al campo che ci spingeva. E' un dialogo che abbiamo con la società. Vorremmo ricreare quel tipo di rapporto. Oggi abbiamo un centro sportivo e gli spazi sono pochi, ma è un argomento che stiamo trattando, per poter tornare ad aprire alla gente."

Su Tutino: "Lo abbiamo voluto perché crediamo nei suoi valori e nelle sue qualità. Lui è il primo a non essere contento delle ultime prestazioni, sa di poter fare molto di più."

Qual è la catena di comando nella Sampdoria, da dove arrivano le decisioni? "Ho un rapporto fantastico con il Presidente Manfredi e con il suo braccio destro Messina. Ci confrontiamo sempre su tutto, tutte le decisioni le prendiamo assieme ma mi sento di dire che io sono il responsabile, anche se ho l'avvallo del Presidente."

Sulla situazione portieri: "Purtroppo nella fase iniziale abbiamo perso Ghidotti, che stava giocando titolare, per un infortunio abbastanza serio, con tempi lunghi. Avendo solo Vismara e Ravaglia non ci siamo sentiti di continuare con solo due portieri, è nata l'opportunità di prendere Silvestri e abbiamo deciso di chiudere per lui. Nel calcio moderno anche il portiere sta diventando sempre più un ruolo di movimento, gli allenatori valutano anche quello, di settimana in settimana. In questl momento il mister ha dato la porta a Vismara, sta ai giocatori mettere in difficoltà l'allenatore per conquistare un posto da titolari."

Su Borini e Barreca e la possibilità che partano a gennaio: "Un conto sono le cose che si scrivono, un conto è la realtà dei fatti. Non c'è mai stato un caso Borini, o un caso Barreca, o Ricci. Qui c'è una squadra da 30 giocatori e un mister che in base alla partita fa delle scelte, infatti Borini ora sta giocando. Il mister deve fare le sue scelte tutte le settimane, ma Borini è sempre stato dentro il gruppo, lo era e lo è tutt'ora. Ora non sto pensando al mercato di gennaio."

Cambio di modulo, come sta andando il rientro di Pedrola? "Sta meglio, sta crescendo ed è sempre più dentro. Sappiamo tutti il valore del giocatore, ora ha una condizione tale per cui il mister può decidere di schierarlo."

Hai rivisto delle scorie della scorsa stagione? "No, non le ho mai percepite, qui c'è un gruppo di lavoro tutto nuovo, anche all'interno del centro sportivo." 

Sei l'unico vero uomo di calcio nella dirigenza rispetto ad altri che sono più di "finanza". È un limite? "Per me non lo è assolutamente. Ho avuto la fortuna di avere un presidente come Corsi che fa calcio da 35 anni e mi ha fatto crescere, ma anche in quella circostanza prendevo le mie decisioni e mi assumevo le responsabilità, fa parte del mio ruolo. Con Manfredi ho un ottimo rapporto, quando un presidente investe soldi fa anche in fretta a capire le dinamiche calcistiche. Mi ha scelto per la mia esperienza, per i risultati che ho portato in questi anni e per un progetto a lungo termine.

I convocati? Non vogliamo dare vantaggi agli avversari, ma è altrettanto vero che oggi è difficile tenere segrete le informazioni. Quando noi prepariamo le partite andiamo subito a vedere chi potranno essere gli avversari. Il fatto di dover rinunciare a 6 giocatori può dare un vantaggio agli avversari".