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Quagliarella: "La Samp deve ambire alla A. Con me la dirigenza non si comportò benissimo"
"La vittoria nel derby ha portato slancio, consapevolezza, positività all’ambiente. Si è visto a Modena. Ora non bisogna rilassarsi, anche perché sei la Samp e in B vogliono tutti batterti. Se è la favorita per la A? In B con continuità e qualità la porti a casa": così, in una lunga intervista rilasciata dalle colonne de Il Secolo XIX-Genova in edicola quest'oggi, l'icona della Sampdoria Fabio Quagliarella, che ha parlato quando si avvicina il match tra i blucerchiati e la Juve Stabia, la squadra della sua città natale.
La partita perfetta per l'ex attaccante, che prosegue poi nel parlare dei liguri: "Rispetto alla scorsa stagione non c’è paragone. Quella era una squadra di giovani sconosciuti e indossare poi la maglia della Samp non è mai facile. Questa è più strutturata. Ha un portiere, Silvestri, lusso per la B. E un attaccante, Coda, di un’altra categoria. Tutino si deve ancora integrare del tutto, ma ora ha iniziato a fare gol ed è una botta di autostima. E poi vedo alcuni miei ex compagni in grandissima crescita, a cominciare da Depaoli, ragazzo eccezionale. Oltre a essere forte, lui ha le capacità per trascinare il gruppo".
Proprio sugli ex compagni: "Mi sento ancora con Antonio Romei e Massimo Ienca, mi hanno sempre messo nelle migliori condizioni per dare il meglio, sempre presenti nei momenti difficili miei e della squadra. Punti di riferimento mai venuti meno alla parola data. E poi Ravaglia, Depaoli, i magazzinieri. Mi hanno chiesto di passare dal nuovo 'Mugnaini', lo farò. Mi dicono sia spettacolare. Io l’ho visto costruire, pensavo quale sarebbe stato il mio armadietto... E invece, ciao. Con gli altri dirigenti della gestione dell’emergenza non ho più contatti, non si sono comportati benissimo, ognuno se la vedrà con la propria coscienza".
La partita perfetta per l'ex attaccante, che prosegue poi nel parlare dei liguri: "Rispetto alla scorsa stagione non c’è paragone. Quella era una squadra di giovani sconosciuti e indossare poi la maglia della Samp non è mai facile. Questa è più strutturata. Ha un portiere, Silvestri, lusso per la B. E un attaccante, Coda, di un’altra categoria. Tutino si deve ancora integrare del tutto, ma ora ha iniziato a fare gol ed è una botta di autostima. E poi vedo alcuni miei ex compagni in grandissima crescita, a cominciare da Depaoli, ragazzo eccezionale. Oltre a essere forte, lui ha le capacità per trascinare il gruppo".
Proprio sugli ex compagni: "Mi sento ancora con Antonio Romei e Massimo Ienca, mi hanno sempre messo nelle migliori condizioni per dare il meglio, sempre presenti nei momenti difficili miei e della squadra. Punti di riferimento mai venuti meno alla parola data. E poi Ravaglia, Depaoli, i magazzinieri. Mi hanno chiesto di passare dal nuovo 'Mugnaini', lo farò. Mi dicono sia spettacolare. Io l’ho visto costruire, pensavo quale sarebbe stato il mio armadietto... E invece, ciao. Con gli altri dirigenti della gestione dell’emergenza non ho più contatti, non si sono comportati benissimo, ognuno se la vedrà con la propria coscienza".
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