
GazzSport - Samp, Evani e Andrea Mancini in missione-salvezza: "Di solito nelle favole c'è il lieto fine"
Concordi su un aspetto: "Questa è una favola e di solito le favole hanno il lieto fine", spiegano Andrea Mancini tornato alla Samp come direttore sportivo e Alberico Evani, il quarto tecnico della stagione blucerchiata. Che nella sua presentazione ufficiale a Bogliasco ha sottolineato che "Roberto Mancini è un amico e con lui in nazionale si era creato un rapporto non solo di lavoro". Adesso la speranza è che "lo stesso feeling si possa ricreare anche qui in blucerchiato", fra tanti protagonisti della Sampd'oro tricolore nel 1991 con Vujadin Boskov in panchina. Con Evani, infatti, sono arrivati anche Lombardo come vice, oltre al cambio di ruolo da parte di Giovanni Invernizzi, ora responsabile dell'area tecnica doriana, in questa difficile missione che punta a salvare la Sampdoria nelle ultime sei giornate di campionato.
Antimo Legame - Evani, che dopodomani debutterà sulla panchina contro il Cittadella al Ferraris (con record stagionale di pubblico: annunciate oltre 25 mila presenze), ha ricordato come per lui sia "un onore essere tornato in un club dove ho giocato per tanti anni, del quale ricordo il grande affetto della gente. La squadra adesso è in difficoltà, ma spero di aiutarla a uscire da questa situazione. Il gruppo, però, mi ha dato risposte positive, la squadra sta bene anche se la classifica dice altro. Forse, però, c'è una certa pesantezza mentale". Ed è proprio su questo aspetto - alleggerire la tensione per il momento no - che si è concentrato sin dall'inizio il nuovo staff, oggi al terzo giorno di lavoro.
Il problema - È bastato poco ad Andrea Mancini per capire dove stiano le principali difficoltà della Sampdoria di oggi: "Non ci sono molti leader in questo gruppo, e quando sopraggiungono momenti difficili, la squadra si deprime un po', anche se in campo fa vedere cose molto belle. Il nostro futuro si chiama Cittadella, nient'altro. Roberto? Per me non è un amico, ma è mio padre. Ci starà vicino, a me ha sempre dato consigli". Nella consapevolezza che la ricchezza principale di questo piazza è l'affetto della gente. Che Evani ben conosce, peraltro. Un concetto espresso a chiare lettere anche ai giocatori: "Siamo in Serie B, certo. Il nostro pubblico non è da Serie A, ma semmai da Champions League". Il tempo è poco, non ci sono grandi margini di errore. Dobbiamo sfruttare al meglio le prossime partite".







