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Visto cosa significa aver tardato l'esonero di Breda e non aver preso un attaccante forte? Riflessione sul discorso di IervolinoTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00Editoriale
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

Visto cosa significa aver tardato l'esonero di Breda e non aver preso un attaccante forte? Riflessione sul discorso di Iervolino

Torna alla vittoria la Salernitana. Lo fa nella prima di tre partite chiave che possono consentire quantomeno di riaccendere una speranza dopo settimane all'insegna del "vorrei, ma non posso" visto che Breda ha depotenziato una rosa sicuramente lacunosa, ma certo non così scarsa da rischiare la retrocessione diretta. All'Arechi cade l'ostico Sudtirol di Castori che, al netto dell'alterco finale con Valentini e della comprensibile rabbia a caldo nel post gra, ha riportato tutti indietro nel tempo, a quel campionato vinto senza passare per i playoff con una grande società alle spalle e Fabiani ds.

Oggi era troppo importante fare risultato e la squadra ha dimostrato ancora una volta che Breda andasse esonerato prima. Come si poteva tenere fuori un calciatore come Corazza? Come si poteva pensare di avere equilibrio in mediana quando un giocatore lento come Soriano doveva sacrificarsi in fase di non possesso? Oggi la Salernitana ha avuto un approccio importante, poteva chiudere il primo tempo sul 2-0, ha da recriminare per un potenziale rigore non concesso e ha calciato 13 volte verso lo specchio della porta: mettendo insieme le ultime 5 gare della vecchia gestione arriviamo forse a 6-7.

Insomma, inversione di tendenza immediata da parte di un mister che ha letto bene la gara, modellando il sistema di gioco, trasmetendo idee e coraggio senza limitarsi ai cambi ruolo per ruolo. Chiaramente è solo la prima gara e Cittadella sarà spartiacque, tuttavia c'è la sensazione che la squadra lo segua e che finalmente si sia scrollata di dosso il peso della paura. Recuperando sul piano psicologico Adelaide e facendo sentire tutti parte del rush finale siamo certi che la Salernitana venderà comunque cara la pelle.

C'è però il grande problema dell'attacco, visto che oggi hanno segnato due calciatori che di mestiere fanno i difensori e che appartengono alla schiera degli innesti di Petrachi. Valentini ha detto di aver portato il meglio del consentito, fosse vero ci sarebbe da preoccuparsi. Perchè Cerri non segna da 11 giornate e sta facendo tremendamente fatica (parte dello stadio lo ha fischiato) e perchè Raimondo - non ce ne voglia - sembra un pesce fuor d'acqua. Svagato, mai pericoloso, mai in anticipo sull'avversario, mai in grado di fare un guizzo. Altro giro, altro 5 in pagella: un flop clamoroso.

A questo punto non ci spieghiamo davvero come possa essere tenuto ancora fuori quel Simy non bellissimo da vedere, a volte scoordinato, ma che ha segnato 5 reti in gare ufficiali impreziosite da tre assist. Almeno in panchina sarebbe il caso di portarlo, al pari di Braaf che, con il nuovo sistema di gioco, potrebbe andare a nozze. Su Wlodarczyk ci siamo espressi: fa fatica, ha deluso e ci può stare finisca la stagione in tribuna. 

Riflessione finale sul discorso di Iervolino alla squadra, cose da spogliatoio che invece sono state riportate pubblicamente forse per accorciare le distanze tra la piazza e il patron. Ebbene, non condividiamo. Tante belle parole all'indirizzo dei tifosi, ma non c'è coerenza se poi non si hanno rapporti con la gente e con la stampa da un anno. Come se fosse colpa degli altri essere passati da San Siro al terzultimo posto in B. Iervolino non ha ricevuto una contestazione, anche oggi ha potuto contare su 14mila spettatori, gode ancora della fiducida di una - minima - parte della città e avrebbe dovuto quantomeno recarsi sotto la curva, parlare a cuore aperto, chiedere sostegno e promettere un super Salernitana in futuro in caso di salvezza.

Fino a quando la speranza sarà quella di recuperare i rapporti con articoli mielosi di parte dell'informazione (la gente non è stupida nè ha l'anello al naso, a buon intenditor...) piuttosto che mettendoci la faccia spiegando tante cose sarà dura riconquistare quel pubblico che ha accolto il patron con i tappeti rossi ripartendo dalla B dopo una mesta retrocessione con entusiasmo e passione. Ora pensiamo tutti alla salvezzza e diamo una mano a questa squadra. Poi, dal 10 maggio (ovviamente in serie B) si tirino le somme e si parli un linguaggio di verità accettando confronto e contraddittorio.