
Sport, cinema e cultura, giornata speciale a Giffoni. Breda incontra giovanissimi studenti
La carica dei ragazzi, la centralità del cinema e il valore dello sport. Continuano gli appuntamenti con “Giffoni in a Day”, il format ideato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience e destinato alle scuole di ogni ordine e grado. Domani, lunedì 10 marzo, per cinquecento ragazzi delle scuole primarie del territorio, nella Sala Truffaut della Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, sarà tempo di analizzare il fenomeno dello sport.
L’importanza della pratica sportiva nella vita di tutti i giorni, i valori di lealtà, rispetto, disciplina nella crescita delle nuove generazioni, il benessere psicofisico sono gli argomenti che verranno trattati in una full-immersion tra giochi, testimonianze e film. Ad aprire la mattinata alle ore 10:00, dopo i saluti del direttore generale di Giffoni Jacopo Gubitosi, è previsto l’intervento in sala di Roberto Breda.
L’allenatore della Salernitana, storica bandiera del club granata, saluterà i giovanissimi alunni presenti e racconterà le sue esperienze da atleta, rispondendo alle domande e curiosità sui suoi trascorsi da calciatore e sull’attuale esperienza sulla panchina della squadra granata.
Nel primo pomeriggio invece, la Sala Truffaut accoglierà in collegamento Martin Castrogiovanni. La leggenda del rugby italiano, dopo l’abbraccio dei giffoner nel corso di #Giffoni54, si racconterà ai ragazzi, analizzando la sua gloriosa carriera e sottolineando le sue tante attività legate al sociale, in particolare con l’accademia “Castro Rugby Academy” dedicata ai più piccoli e in particolare allo sport con la palla ovale.
Ovviamente Giffoni vuol dire cinema. Nel corso della mattinata è prevista la proiezione de “La Bicicletta di Bartali”. Un’opera straordinaria, in grado di intrecciare storia e attualità, emozionando e ispirando con un messaggio potente sull’amicizia e sul coraggio. Diretto da Enrico Paolantonio, il film è una coproduzione tra Italia, India e Irlanda che rende omaggio al leggendario ciclista Gino Bartali e alla sua straordinaria eredità morale. Il film nasce da un’idea di Israel Cesare Moscati, regista e autore impegnato nella memoria della Shoah, scomparso nel 2019 e a cui l’opera è dedicata.
Il lungometraggio ripercorre le gesta eroiche di Bartali, che nella Toscana del 1943-44 trasportò documenti falsi con la sua bicicletta per salvare centinaia di ebrei dalla persecuzione nazifascista. Sessant’anni dopo, a Gerusalemme, la sua bicicletta diventa il simbolo dell’avventura di David, un giovane ciclista ebreo che stringe un’insolita amicizia con Ibrahim, un ragazzo arabo.
Nonostante le divisioni imposte dalle rispettive comunità, i due trovano nella passione per il ciclismo un linguaggio comune, affrontando ostacoli e pregiudizi per realizzare il loro sogno di vincere un campionato. La loro storia diventa un inno alla tolleranza, alla collaborazione e alla capacità dello sport di costruire ponti tra culture diverse







