Stagione maledetta, Salernitana sconfitta anche giocando bene e meglio dell'avversario

La sintesi di una stagione maledetta per la Salernitana sta in quello che al Manuzzi di Cesena succede in tre minuti, al crepuscolo del match. All'ottantaduesimo l'arbitro Cosso concede un rigore ai granata per la trattenuta di Ciofi su Ferrari. Dal dischetto si presenta Cerri che però si fa respingere il destro dal portiere dei romagnoli Klinsmann.

Passa un giro di lancette e il Cesena colpisce con Prestìa che incorna su calcio d'angolo di Bastoni. E' la sliding door del match, cui poco aggiunge il raddoppio dei padroni di casa con Antonucci all'ultimo minuto di recupero, mentre tutti i granata erano proiettati in avanti alla disperata ricerca del pari.

Una sconfitta che fa male perché immeritata. Al Manuzzi la differenza di classifica tra le due squadre non si è vista. Anzi, fino al rigore fallito da Cerri era la Salernitana a recriminare maggiormente, per il palo colpito da Verde su punizione nella prima frazione e per i due gol annullati a Ghiglione e Corazza a cavallo dei due tempi.

A dieci giornate dalla fine la classifica per i granata, ora penultimi, è sempre più complessa. La salvezza diretta è distante quattro punti, i play out tre. Nulla è perduto per la truppa di Breda ma occorre cambiare marcia già dalla prossima gara casalinga col Modena.