Salernitana, sotto esame il centrocampo: solo Amatucci sicuro di restare
Sebbene i pensieri a Salerno sarebbero massimamente orientati verso il reperimento del tanto agognato bomber da doppia cifra in cadetteria e sebbene sarebbero in cantiere rinforzi di spessore pure in difesa, il reparto della Salernitana che più necessiterebbe di una rivoluzione e di un innalzamento qualitativo importante appare essere il centrocampo. Nel calcio è notorio quanto possa rivelarsi determinante per le fortune sportive di una squadra possedere una mediana esperta e ben assortita con il giusto mix di quantità e qualità, così come è altrettanto palese che dalle parti dell'Arechi il bilancio nella zona nevralgica del campo sia alquanto deficitario. Un reparto di centrocampo ben costruito permetterebbe , ad un tempo, di dare copertura e assistenza alla retroguardia e di tenere spesso e volentieri il pallino del gioco in mano, fornendo supporto al gioco offensivo e ai movimenti dei terminali d'attacco.
Nella Salernitana attuale la costante sarebbe rappresentata, a livello di continuità di rendimento e di affidabilità fisica, dal solo Golden boy Lorenzo Amatucci, giovane ma già maturo play, che aspirerebbe a prendersi definitivamente la Salernitana e la scena. L'ex Viola sta disputando un campionato di prim'ordine, dimostrando di saper coniugare con naturalezza la fase di costruzione della manovra con la pura interdizione e l' attività di schermatura della difesa grazie al lavoro dei centrocampisti. Accanto al talentuoso ventenne vi sarebbe alquanto il vuoto, con sistematici fallimenti totalizzati dai vari partner che la guida tecnica granata ha, di volte in volta, tentato di affiancare all'attualmente inamovibile ragazzo di origini aretine. Al momento la Bersagliera non è riuscita a reperire in casa il migliore dei partner possibili per Amatucci, benché siano stati provati nel ruolo Maggiore, Hrustic, Tello, Soriano e Reine-Adelaide.
L'ex Spezia è irriconoscibile da anni a Salerno, Tello appare involuto e in netto regresso di carriera rispetto agli anni d'oro di Benevento ed Empoli, Hrustic si è rivelato come una sorta di oggetto misterioso di cui ancora si cerca la migliore collocazione sul rettangolo verde, Soriano ha faticato fisicamente e pare più in agio vicino alla porta avversaria che a sgobbare e sgomitare nel cuore del centrocampo campano. L' unico giocatore che, visto alla prova, avrebbe invece finito per confermare le aspettative del popolo granata sarebbe stato il francese Reine-Adelaide, fuoriclasse per la serie B, ma quasi perennemente afflitto da noie fisiche di tipo muscolare. Urge acquistare un partner di livello ed elevata affidabilità per Amatucci, assicurandosi quel profilo giusto che all' occorrenza potrebbe pure sostituire l"ex Ternana in cabina di regia.
Al di là dell'acquisto di un vero e proprio leader della mediana sarebbe necessario intervenire pesantemente sul centrocampo e quasi rifondarlo, essendo tutti gli attuali centrocampisti granata, Soriano a parte, a rischio di cessione o finanche di taglio. Alla voce nuovi arrivi resterebbero in piedi, sebbene siano piste davvero complicate, le soluzioni Akpa-Akpro e Verdi, mezzali di qualità e atleti di consumata esperienza, ma sarebbero valutati anche i comaschi Mazzitelli e Baselli, il monzese Gagliardini, il modenese Palumbo e il play del Venezia Fiordilino. Sempre nella zona nevralgica del terreno di gioco si cercherebbe un incontrista puro, in grado di macinare chilometri e di mordere le caviglie degli avversari, mentre sugli esterni ci si orienterebbe su elementi in grado di giocare da quinti e di coprire l'intera fascia, in grado di ben disimpegnarsi tanto in fase di spinta che in fase difensiva. Riguardo al mediano di interdizione potrebbe essere preso in considerazione anche il ritorno a Salerno di Domen Crnigoj, mentre sugli esterni i papabili sarebbero il parmense Di Chiara a sinistra e l'ex interista D'Ambrosio a destra, quest'ultimo calciatore davvero duttile che potrebbe tornare utile pure come difensore centrale in una linea a tre.