Alla fine la festa è tutta barese: fumogeni e tripudio nei distinti. Esonero deciso a inizio secondo tempo
Sugli spalti è festa, in campo è crisi: il Bari affonda la Salernitana e per la società è tempo di decidere il successore di Martusciello. Stavolta la panchina del tecnico ischitano salta. Lo impone la classifica: nel post – partita presidente e amministratore delegato del club, Roberto Busso e Maurizio Milan, non avevano escluso alcuna ipotesi. Contro il Bari sono emerse le solite criticità, le modifiche adottate da Martusciello a poco sono servite nell’economia del risultato. Alle prime due occasioni utili la squadra di Longo passa. Bottino pieno per i pugliesi, rabbia ed amarezza per la Salernitana.
Alla luce della sosta di campionato, l’ultima del 2024, all’orizzonte, era necessario fare un pit stop societario, per comprendere quale strada intraprendere prima di affrontare la seconda parte del girone di andata. Staff dirigenziale e proprietà si stanno confrontando a più riprese. Il diesse Petrachi ieri era stato l’unico a non pronunciarsi, dopo la partita.
Oggi, però, per la Salernitana è il giorno X. Martusciello paga, come accade spesso, per tutti. Paga anche per responsabilità che non sono da attribuire esclusivamente a lui. Il tecnico a luglio aveva accettato una squadra a “scatola chiusa” e la valutazione sul percorso della Salernitana deve tener conto anche di “imprevisti e probabilità” che hanno caratterizzato l’avvio dell’attuale stagione. Ad ogni modo, la società in queste ore ha fatto la sua scelta. Il nodo è stato sciolto.
Per la panchina, adesso, la soluzione più probabile è quella interna: la squadra sarà affidata quasi certamente a Stefano Colantuono. Nelle prossime ore si attendono sviluppi su questo fronte. Tornando alla partita di ieri, l’unica nota lieta della giornata, in cui arriva la sconfitta che ha aperto ufficialmente la crisi granata, è stato il rinnovo del gemellaggio tra le tifoserie di Salernitana e Bari. Un’amicizia storica, al di là di ogni risultato, che si rafforza, regalando forti emozioni ed un raggio di sole, in un pomeriggio buio per i sostenitori granata.