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Salernitana-Bari, la storia del gemellaggio e il programma di domenica prossimaTUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
ieri alle 14:30News
di Lorenzo Portanova
per Tuttosalernitana.com
fonte pianetabari

Salernitana-Bari, la storia del gemellaggio e il programma di domenica prossima

Domenica, in occasione della tredicesima giornata valida per il campionato di Serie B, si rinnoverà il gemellaggio tra Salernitana e Bari.

Il programma
Si parte domenica mattina alle ore 11, al parco Pinocchio situato nel centro di Salerno, quando i tifosi di Salernitana e Bari si riuniranno per festeggiare un gemellaggio che dura dal lontano 25 settembre 1983. Celebrazioni che, successivamente, continueranno anche sul terreno di gioco durante l’intervallo della partita, con una delegazione di ultras che farà il giro del campo, sventolando i bandieroni delle squadre in direzione di tutti i settori dello stadio Arechi. Ricevuto, infatti, l’ok dal gos e dai rispettivi club di appartenenza.

La storia del gemellaggio tra Bari e Salernitana
Il gemellaggio tra Bari e Salernitana è nato ufficialmente il 25 settembre 1983, ma si racconta che la scintilla sia stata accesa con un fumogeno. Era di colore viola e lo usarono per primi i baresi. A Salerno questa novità piacque molto e ci furono richieste di informazioni per capire in che modo approvvigionarsi. Nei primi anni Ottanta, il Bari giocava allo Stadio della Vittoria e l’ospitalità dei tifosi biancorossi fu cordiale, di grande affetto.
Il gemellaggio sbocciò in C1 e il primo atto si consumò in Puglia: finì 1-1, gol nella ripresa di Chiancone e poi il pareggio del Bari, autore Totò Lopez. Nella gara di ritorno, giocata il 5 febbraio 1984 allo stadio Vetusti, il Bari si impose 1-2 (in vantaggio con De Tommasi, pareggio temporaneo di Belluzzi, gol partita di De Trizio), ma la curva granata si presentava con un vestito inedito, che rendeva omaggio al gemellaggio. Balaustra superiore: striscioni «Uragano Granata», «Salernitana Club Ippocampo» e «Fighters», nell’inferiore il teschio alato e lo striscione «ultras» dei baresi, con il leggendario «Salernitana bersagliera». 41 anni dopo, il legame tra le due tifoserie resta ancora ben saldo.