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Salernitana, con lo Spezia il nuovo inizio granata? Pubblico freddino per oraTUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
ieri alle 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, con lo Spezia il nuovo inizio granata? Pubblico freddino per ora

L'ambiente salernitano in settimana, dopo un lungo periodo di assenza di significative notizie sul fronte societario, avrebbe finalmente registrato novità degne di questo nome. A fare mettere in moto i sismografi della città del cavalluccio marino sarebbe stata la scossa data alla squadra e alla piazza tutta dal presidente della Salernitana Danilo Iervolino, che è ricomparso al Mary Rosy parlando prima ai suoi calciatori e poi confrontandosi con i capi ultras della Curva Sud Siberiano. Il ritorno del figliol prodigo dalla sua creatura, che oramai si era quasi rassegnata a rivestire i panni della donzella sedotta e abbandonata dal suo cavaliere, va sicuramente rimarcato come un fatto molto positivo e ben augurante. Ma come va letto questo piacevole e un po' inatteso riavvicinamento del proprietario della Bersagliera? E soprattutto quale è stata la reazione della piazza campana all'evento? Dietro questo ritorno sulla scena pubblica di Iervolino ci sta sicuramente un certosino ed efficace lavoro ai fianchi condotto in tandem dal direttore sportivo Gianluca Petrachi e dal fido amministratore delegato Maurizio Milan.

Nelle scorse settimane all' occhio attento dei più arguti osservatori era parso come fosse nata una sorta di asse forte tra il ds leccese e lo storico uomo di fiducia dell' imprenditore partenopeo, con il primo che, giustamente, non perdeva occasione per esternare pubblicamente quanto stimasse la proprietà e quanto desiderasse favorire un suo riavvicinamento reputandolo di piramidale importanza per le sorti della stagione della Salernitana. Petrachi facendo leva su motivazioni di ordine sportivo e Milan sottolineando come potesse essere anche una mossa dalla buona valenza strategica, sarebbero riusciti in tandem a rimotivare in parte un patron disilluso e quasi risentito, freddo e concentrato com'era soltanto sul dismettere il suo asset. A creare le condizioni affinché ciò avvenisse o si sbloccasse in anticipo sarebbero stati non solo i risultati più che discreti dei granata finora, ma anche, pensiamo, soprattutto gli ottimi segnali giunti da un gruppo unito e da una buona gestione sportiva operata dagli uomini ad essa deputati, ciascuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze.

Un ingranaggio che finalmente inizia a funzionare egregiamente la Salernitana di Iervolino ed il ritenere possano essere all'orizzonte tempi più sereni e portatori di nuovo di soddisfazioni potrebbe essere stato uno dei fattori scatenanti il "gran ritorno". Dall'altro lato vi potrebbero anche essere, dietro questa novità societaria, ragioni ben più prosaiche ma non per questo meno valide e giuste: non avrebbe pagato apparire così palesemente delusi e decisi ad uscire di scena e le offerte ritenute basse e poco garantite ne sarebbero state l'inesorabile riscontro diretto. Oggi come oggi, in un buon momento e dopo un colpaccio esterno atteso da quasi un anno, ritornare vicino alla squadra e alla città per Iervolino poteva essere anche un messaggio lanciato a chi potrebbe pensare di prendere la Salernitana con il classico tozzo di pane profittando della situazione creatasi a Salerno. Iervolino potrebbe vendere ma non svendere e potrebbe anche restare e rilanciare, anche se qui non sarebbe ancora dato sapere con quanta intensità e con quali tempistiche effettive.

Il programma sportivo da vari rumors non sarebbe mutato restando calibrato su un orizzonte temporale triennale, ma, certo, dietro le quinte (ma non troppo, vero Sepe?) provare ad anticipare i tempi intervenendo robustamente a gennaio sul mercato e riportando subito in A la Salernitana, sarebbe un autentico colpo grosso, un all in al casinò, per il patron originario di Palma Campania.  Dopo un saldo ampiamente attivo a livello entrate ed uscite e dopo un netto taglio alla voce monte ingaggi salite in massima serie a giugno varrebbe una incredibile rivalutazione della quotazione della Salernitana e, magari, mon sarebbe neppure da escludere del tutto il ritiro dal mercato del club di via Allende.

E la piazza? Al momento nonostante la netta prevalenza dei commenti positivi su coloro che restano scettici ed attendono ben altri e più concetti fatti, la risposta a livello di presenze all' Arechi per la sfida allo Spezia non sarebbe ancora soddisfacente e, salvo impennate, non vi sarà un boom di spettatori paganti. Freddezza e atteggiamento di attesa più che comprensibili da parte di chi tanto ha sofferto e di chi si è sentito tradito da svariate promesse ridondanti disattese sistematicamente,  ma, forse ora sarebbe il momento di compattarsi e di fare tremare il principe degli stadi. Salernitana -Spezia potrebbe segnare un nuovo inizio per la nostra Bersagliera e crederci non costa niente, perché se Salerno torna a fare la Salerno che faceva la differenza quando davvero contava allora...