Il silenzio della stampa nazionale e le richiesta della tifoseria organizzata: "Barbera squalificato per un anno"
Quanto accaduto ieri pomeriggio non può passare inosservato, ci chiediamo se debba sempre scapparci il morto o il ferito grave per spingere la stampa nazionale a fare titoli a nove colonne per denunciare situazioni obiettivamente inaccettabili. Siamo nel 2024 e ci si scandalizza quando si vieta una trasferta o si impongono limitazioni, però si fatica ad isolare quei pochi stupidi per nulla accostabili al mondo ultras che rovinano l'immagine delle curve mettendo a repentaglio l'incolumità di chi vuole andare allo stadio semplicemente per sostenere la squadra del cuore.
Non vogliamo entrare nel merito della vicenda, siamo certi che le autorità di pubblica sicurezza staranno facendo come sempre il proprio dovere per individuare i facinorosi e tenerli lontani da tutti gli stadi italiani. Tuttavia, fidandoci delle testimonianze dei tanti salernitani presenti a Palermo, possiamo dire che è vergognoso lanciare bombe carta, oggetti o petardi in un settore popolato anche da donne e bambini.
Non ci sono stati feriti, per fortuna. Ma il grido di dissenso si alza forte in città, come si evince dalle parole del presidente del club Buenos Dias Granata (ed esponente del CCSC) Roberto Buonfrisco intervenuto nel corso della trasmissione "Il pallone è di tutti":
"Ero a Palermo e sono indignato per quanto accaduto, purtroppo gli stadi stanno diventando pericolosi e credo quasi che sarebbe opportuno non portare i bambini a vedere le partite. Ho letto le cronache e parlavano di 4 bombe carta, vi assicuro che erano molte di più. Abbiamo ricevuto una pessima accoglienza, spero che il Barbera venga squalificato per tutto il campionato. Allo stesso modo devo dire che molti tifosi della Salernitana hanno vissuto il fine settimana nella bella città siciliana e non c'è stato alcun tipo di problema. Evidentemente è lo stadio a essere visto come terreno anarchico".