Tra note stonate e note più liete... Che abbia inizio la sinfonia granata
Chi ben inizia è a metà dell'opera? Così, si dice, comunemente... poi, nel contesto calcistico, dire che si è a metà dell'opera mi sembra piuttosto avventato, ma di sicuro partire bene aiuta; un po' il "vincere aiuta a vincere".
Punto primo, perché anche la Coppa Italia è una dignitosa competizione che ha il suo ritorno, punto secondo perché la situazione non appariva delle più rosee dopo le vicende a tutti note, e una grande reazione sul campo ha dato sicuramente nuova linfa. Non mi dilungo in troppi tatticismi, per parlare di quelli ci sarà tempo più avanti, con il mercato chiuso e un assetto chiaro, ma il carattere mostrato dai granata non mi è dispiaciuto.
A pochi giorni dall'inizio del campionato è un segnale positivo.
Come l'acquisto di Daniele Verde. Un nome di spessore, con voglia di rimettersi in gioco dopo una stagione non semplice; uno che sa come si accende la passione di una tifoseria; uno che ha comunque tecnica e carisma da vendere. Alla luce di un mercato finora non particolarmente esaltante, è sicuramente un punto importante, un punto che anche in ottica futura potrebbe agevolare altre operazioni: della serie, "C'è Verde, vado anche io".
Tutto bello, dicevamo, ma la nota stonata non poteva mancare. "Me lo sono goduto in venti giorni senza vivere mai tutti gli aspetti negativi di cui si parlava. La gente si è sentita tradita e dispiace. Sono le scorie della retrocessione. Ha fatto la sua partita nonostante gli sia arrivato di tutto addosso. In futuro non sarà più della Salernitana, guardiamo avanti", le parole di mister Giovanni Martusciello su Boulaye Dia. Colui che ieri - ed era successo anche in passato - ha letteralmente cambiato la partita.
La tifoseria lo contesta comunque, lui risponde alle provocazioni... peccato, perché aveva dimostrato di aver capito di aver commesso grosse cavolate, ma si era riscattato con una prestazione magistrale. Ecco, unpopular opinion: forse anche la tifoseria avrebbe dovuto un po' "abbozzare". E forse stavolta la trovo più nel torto rispetto al calciatore. Il perdono alle volte si può concedere. Basti pensare che c'è una persona abbastanza famosa che ha perdonato l'umanità che lo aveva fatto crocifiggere...