Il gioco c'è, ma manca il bomber. Salernitana, a gennaio servono rinforzi
Petrachi avrebbe voluto portare a Salerno Joao Pedro, ma si è imbattuto in uno dei tanti ostacoli posti da una società che, in attesa di un passaggio di consegne, ha inteso vivere un'estate all'insegna del ridimensionamento economico. E così, attualmente, Martusciello ha a disposizione tre prime punte con caratteristiche simili: un Torregrossa ancora lontano dalla forma migliore e che nel 4-3-3 non dà il meglio di sè, Wlodarczyk che è giovane interessante ma acerbo e quel Simy offerto a tanti club fino a fine agosto e che certo non è sinonimo di doppia cifra. La Salernitana produce tanto, ha una percentuale altissima di possesso palla e arriva costantemente a ridosso dell'area di rigore avversaria con fraseggio e giocate codificate, ma serve a poco se poi manca il finalizzatore che capitalizza. Una lacuna sulla quale intervenire quanto prima, magari valutando il reintegro in rosa di Valencia che ha caratteristiche da seconda punta e aveva realizzato un gran gol con la Sampdoria.
E a questa squadra piena di esterni offensivi mancano anche un difensore centrale forte e rapido, un mediano di interdizione e un centrocampista di qualità, stante la quasi certa partenza di Maggiore a gennaio, l'andamento lento di Tello, i costanti infortuni di Adelaide e il ritardo di condizione di Soriano. E' forse il reparto meno competitivo in assoluto, con il solo Amatucci a giganteggiare. Ci sono poi altri calciatori che, pur arrivati da mesi, non hanno ancora offerto alcun contributo. Jaroszynski è considerato la riserva di Njoh e ha collezionato una quindicina di minuti appena, Ghiglione sta facendo fatica e il suo approccio con Palermo e Spezia è stato alquanto negativo (perchè non dare maggiore fiducia a un giovane come Gentile che scalpita e sta bene fisicamente?), Velthuis ha commesso tanti errori e Ruggeri non è mai stato preso in considerazione. Insomma, pur con un undici titolare competitivo e di buon livello è evidente che a questa Salernitana manchino alternative di spessore, fisicamente pronte e che conoscano il campionato italiano. Iervolino, ad ora, non ha più fretta di cedere, si è riaffacciato sulla scena dopo mesi di assenza e ha rilanciato dopo un confronto sereno con gli ultras che, al momento, sospendono la contestazione. Tuttavia gennaio sarà la cartina al tornasole delle reali intenzioni del club: senza 3-4 pedine di livello si rischia di vivere un'annata anonima.