
Peccenini: "Alcuni giocatori si sono accontentati nel derby"
Franco Peccenini, ex calciatore della Roma, è intervenuto alla trasmissione “Bar Forza Lupi”, su Centro Suono Sport 101.5.
Impressioni sulla Roma vista nel derby?
“Troppo prudente e rinunciataria. Eppure di fronte aveva una squadra reduce da una trasferta europea, che si poteva battere. Alcuni giocatori forse si sono accontentati. Svilar è stato il miglior giocatore in campo, decisivo in almeno un paio di situazioni. La Roma deve tenerselo stretto anche a costo di fare un sacrificio. Svilar in questo momento è un top player e chiede un ingaggio all’altezza. Visto quello che viene riconosciuto ad altri giocatori in rosa, che hanno un rendimento inferiore al suo, come dargli torto?”.
Altro protagonista del derby è stato Soulé, che, ultimamente, con i suoi gol, ha dato diversi punti alla Roma.
“Soulé fa un gran gol ed è il suo maggior merito. Senza quella prodezza, forse, sarebbe stato il peggiore in campo”.
Però, fa gol e appare l’unico in grado di dare una scossa.
“Per me, dopo Svilar, l’unico che si è fatto apprezzare è stato Koné, che si è battuto da solo contro tutti a centrocampo. Tutti gli altri compagni di reparto sono stati deludenti. A partire da Paredes che, con l’esperienza che ha, non doveva cadere nelle provocazioni e farsi ammonire dopo cinque minuti. Per non parlare di Pellegrini, il capitano, non pervenuto come, del resto, anche Angelino”.
Dovbyk ancora a secco negli scontri diretti.
“Se Dovbyk è davvero al 50%, come dice Ghisolfi, non deve scendere in campo. Meglio Shomurodov, che almeno si impegna e lotta”.
La nota positiva è l’imbattibilità di Ranieri nei derby: 6 disputati, con 5 vittorie ed un pareggio. Nessuno come lui in panchina. Come ti spieghi questo primato?
“I numeri ci dicono che Ranieri è il più bravo di tutti. Questa sfida l’ha saputa preparare e giocare meglio di altri allenatori più blasonati, con formazioni migliori rispetto a quelle che lui ha avuto a disposizione. Evidentemente, oltre alle strategie tattiche, ha saputo infondere serenità e giuste motivazioni ai suoi giocatori. In quest’ultimo derby, forse, ha percepito delle difficoltà ed ha pensato soprattutto a non perdere”.







