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Fienga: "Ho speso 8 anni per fare in modo che lo stadio della Roma diventasse realtà e il progetto è stato combattuto quasi come una guerra di religione"TUTTO mercato WEB
ieri alle 20:29Interviste
di Gabriele Conti
per Vocegiallorossa.it

Fienga: "Ho speso 8 anni per fare in modo che lo stadio della Roma diventasse realtà e il progetto è stato combattuto quasi come una guerra di religione"

Intervistato dal Corriere dello Sport in occasione del Festival del Diritto e dell'Economia, l'ex amministratore delegato della Roma e attuale advisor del fondo saudita PIF Guido Fienga è tornato a parlare del vecchio progetto per la realizzazione dello stadio giallorosso. Di seguito uno stralcio delle sue parole: 

Un miliardo in fumo per la mancata costruzione dello stadio della Roma.
"Il problema delle infrastrutture italiane è centrale e il calcio ne è una delle vittime più illustri, sebbene, ahimè, la vera vittima sia l'Italia. Pensiamo di essere all'avanguardia quando annunciamo l'inaugurazione di infrastrutture a Roma, le cui ultime opere come la Nuvola e l'Auditorium Parco della Musica, però, hanno impiegato vent'anni per essere realizzate e ci dovremmo vergognare perché ci sono voluti vent'anni. In altre parti del mondo, fra l'idea e l'inaugurazione passano dai 24 ai 36 mesi. Per noi è più importante controllare che costruire. Il calcio è una delle vittime più illustri di questa situazione.
Lo dice uno che ha speso otto anni perché diventasse realtà la realizzazione del nuovo stadio della Roma, totalmente finanziato da privati esteri che avrebbero portato capitali nel nostro Paese. Invece di essere favorito o reindirizzato - perché nessuno voleva fare dispetti alla città e, se c'erano problemi, potevano essere affrontati - il progetto è stato combattuto quasi come una guerra di religione. Così, alla fine, chi è stato contento perché lo stadio non si è fatto dovrebbe essere contento che non sia stato investito un miliardo di dollari nella nostra città; non siano stati creati posti di lavoro e la sua squadra continui a essere penalizzata giocando in un impianto come potreste giocare in un campo da padel, pagando l'affitto per ogni partita che disputate".