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Santon: "Dopo aver smesso con la Roma ero depresso. Mou? A Roma si era quasi addolcito"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 10:37Interviste
di Redazione Vocegiallorossa
per Vocegiallorossa.it

Santon: "Dopo aver smesso con la Roma ero depresso. Mou? A Roma si era quasi addolcito"

Davide Santon, ex giocatore tra le altre anche della Roma dal 2018 al 2022, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, di cui vi proponiamo uno stralcio.

Quando l'Inter di Spalletti perse con la Juve nel 2018 tutti se la presero con lei.
"Non ci ho dormito per giorni, da quel momento in poi mi ha affiancato un mental coach. Era diventato tutto troppo pesante perché, se giochi con paura, complichi solo le cose. È stato uno dei momenti più duri, non c'era modo di far dimenticare le mie colpe. Per questo andai alla Roma e ricordo che, da giallorosso a San Siro, mentre uscivo per l'ennesimo infortunio, tutto il pubblico applaudiva. In quel momento, ho capito che non mi odiavano più, che i bei ricordi erano superiori a quelli cattivi".

Ha ancora un supporto psicologico?
"È stato decisivo nei primi 6-7 mesi dopo aver smesso alla Roma: ero depresso, senza meta. Pensavo solo alla mia fine triste, diversa da quella che avrei voluto, eppure ero così stanco... Il calcio era diventata solo sofferenza più che gioia, però allo stesso tempo ero pieno di se: se avessi fatto quello, se non mi fossi fatto male, se, se... Ma se il rimpianto ti assale, serve aiuto".

A fine carriera a Roma ha ritrovato lo stesso Mou di prima?
"All'Inter girava tutto attorno a lui, alla Roma era un po' meno dittatore. Si era quasi addolcito. Ma Mou è unico in ogni epoca: ha sempre detto in faccia tutto, pochi lo fanno e ti illudono. Ho apprezzato la franchezza anche quando sono finito fuori rosa a Roma e l'unica strada era smettere: avevo iniziato con lui, dovevo finire con lui".