
Tappa di trasferimento
In un momento della stagione in cui il calendario è amico, l’appuntamento di oggi era quasi l’ideale da affrontare tra le due sfide di Europa League contro l’Athletic Club. Non solo l’Empoli, di per sé, è una squadra di bassa classifica, ma era in un momento estremamente negativo a livello di risultati (nessuna vittorie nelle ultime dodici) e di rosa, con tantissimi infortuni a ridurre le risorse a disposizione di D’Aversa.
Considerato anche il momento della squadra, in fiducia come non succedeva da parecchio tempo, Ranieri ha rispolverato il turnover estremo visto, per esempio, contro il Napoli, quando il contesto era diametralmente opposto; una scelta corretta a prescindere di quanto poi il risultato abbia detto, anche perché in campionato si stanno sì riaprendo degli spiragli per ottenere qualcosa, ma c’è sempre la parte finale di stagione in cui è nelle cose sperare di giocare ogni tre giorni, tra appuntamenti dentro o fuori di coppa e big match di campionato.
La Roma, con nove modifiche della formazione rispetto a tre giorni fa, non ha assolutamente tradito a livello di prestazione e non era affatto scontato, perché abbiamo visto versioni passate di questa squadra anche in annate molto positive sciogliersi nel momento in cui mancavano troppi titolari e tante riserve erano costrette a giocare contemporaneamente, con ovvi risvolti negativi a livello di intesa e meccanismi. Quel che è mancato, e questo non è imputabile a Ranieri né alla formazione scelta, è una precisione in zona gol che avrebbe ancor più trasformato questo tardo pomeriggio in una tappa di trasferimento, e anche questa è una notizia, se pensiamo a quanto le gare fuori casa fossero un dramma fino a poco più di un mese fa.
Il quarto successo consecutivo lontano dall’Olimpico si incastra perfettamente in questo periodo storico, se così vogliamo definirlo, della stagione, è una vittoria “normale” che si somma a tante altre ottenute in questa striscia positiva di ormai dodici partite. Giovedì al San Mames invece c’è da fare qualcosa di speciale, e, se non altro, alcuni dei presupposti sono stati messi: fiducia, energie risparmiate e anche qualcosa su cui riflettere. Bene così.







