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Ranieri: "Nessuno mi ha chiesto la cessione. Angelino è davvero straripante, Koné ha preso una botta"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:15Primo piano
di Gabriele Conti
per Vocegiallorossa.it

Ranieri: "Nessuno mi ha chiesto la cessione. Angelino è davvero straripante, Koné ha preso una botta"

Dopo il pareggio ottenuto in extremis ottenuto contro il Napoli, Claudio Ranieri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. 

Ranieri a DAZN 

Sui tanti cambi dall'inizio. 
"Avevamo giocato giovedì sera, non potevo rimettere gli stessi perché dopo non ne hanno più. Come hai detto tu i meccanismi poi sono diversi, però mi sembrava più giusto questo iniziare con 6/11 nuovi e poi cambiare quando il Napoli era un po' più stanco, anche perché 18 dei 37 gol che hanno fatto sono arrivati negli ultimi 30 minuti. Era tutto un conto che bisognava fare, non si può giocare senza pensare bene. Contro l'Eintracht hanno giocato i titolari, a Udine no. Bisogna saper gestire i bisogni di tutti quanti".

Vi siete concentrati più sull'Europa e sulle Coppe?
"Il nostro focus è questo, partita dopo partita puntiamo a migliorarci. Non possiamo prendere in giro i nostri tifosi dicendo puntiamo all'Europa o al campionato o alla Coppa Italia. Noi puntiamo partita dopo partita, questo posso prometterlo".

Qualcuno è venuto a chiedere la cessione?
"No, perché lo avrei accompagnato io all'aeroporto".

Solo voci di giornali quindi?
"Sì, bisogna vendere i giornali, fare mercato sui media. Non vuole andare via nessuno, stanno tutti bene". 

Come vi approcciate al Milan?
"Affrontiamo una squadra piena di talento che sappiamo quello che può fare e che vinca chi merita di vincere".

La soluzione lei la trova sempre vero?
"Sì sì, ne dicono tante in giro (ride, ndr)".

Ranieri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Ha messo i titolari nel momento in cui il Napoli solitamente rende di più.
«Stiamo giocando ogni tre o quattro giorni. Abbiamo affrontato una partita ad Alkmaar, su un campo difficilissimo e sabbioso, di giorno e di notte. Siamo arrivati alle quattro del mattino e poi siamo andati a Udine. Ho la fortuna di allenare ragazzi meravigliosi, che danno sempre il massimo in allenamento. Per questo, a Udine ho potuto effettuare qualche cambio. Successivamente, abbiamo giocato la partita secca contro l’Eintracht Francoforte, giovedì sera. Ho detto ai ragazzi che meritavano di giocare e che quella contro il Napoli sarebbe stata la migliore occasione. Hanno disputato un buon primo tempo, cercando di non concedere spazi. Purtroppo, abbiamo commesso un errore e, contro campioni di quel livello, si paga subito. All’intervallo ho fatto i complimenti alla squadra, dicendo di continuare a giocare così perché stavamo facendo bene. Dovevamo solo essere un po’ più aggressivi, pressarli di più e non lasciarli ragionare troppo. Nel secondo tempo ho inserito nuovi giocatori: stavamo già perdendo 1-0, 2-0, quindi non cambiava molto. Però vedevo che la squadra rispondeva e i ragazzi ci credevano. Dico sempre loro che l’importante è la prestazione, uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato il massimo. Il risultato è una conseguenza, non logica, ma che nello sport bisogna saper accettare. Dobbiamo sempre dare il massimo. Ho fiducia in loro: devono giocare e divertirsi. Hanno lottato come leoni, dando tutto fino alla fine, e questo, da allenatore, mi riempie di orgoglio».

Angelino ha dato un plusvalore offensivo.
«Non sapete quanti chilometri percorre e che prestazione ad alta velocità offre. È qualcosa di straripante, davvero! Come fa questo ragazzo? Meraviglioso, meraviglioso. Mi trasmette una grande serenità, sia quando difende che quando attacca. Complimenti, bravo, bravo, bravo!».

Sulle scelte tattiche.
«Beh, avevamo studiato determinate situazioni, sia quando loro avevano la palla che quando noi dovevamo impostare il gioco. Cristante doveva essere bravo a posizionarsi tra i nostri due centrali. Dicevo: ricostruiamo a tre, perché ormai avete assimilato questo meccanismo, è come se giocassimo a cinque. Però non funzionava bene, perché loro ci pressavano alti. Avevo detto a Svilar: se ci vengono a pressare alti, lanciamo lungo a centrocampo e puntiamo sulla seconda palla. Alcune cose sono riuscite, altre meno. Siamo stati bravi a rallentare la loro azione, perché sappiamo che, se giocano a due tocchi, vanno sempre in verticale con grande velocità, formando catene sia a destra che a sinistra. Avevamo fatto quasi tutto bene, ma c’è stato un errore e lo abbiamo pagato».

Mi hanno confermato che domani arriva il difensore georgiano Goglichidze.
«Hanno confermato male. Non arriva».

Come sta Koné? Cosa le ha detto?
«Non è vero, non mi ha detto niente. Spero che stia bene, domani lo valuteremo. Ha preso una botta, l’ho visto zoppicare, dovevo fare dei cambi e non avevo molto tempo per chiedergli se stava bene o meno. La squadra viene sempre prima di tutto e di tutti». 

Ranieri ai canali del club

"Punto importante, ma mi interessava vedere la reazione dei ragazzi. Stavamo giocando bene già nel primo tempo, per come abbiamo disegnato la partita dobbiamo pensare che avevamo giocato soltanto giovedì sera una partita difficile, dove abbiamo passato il turno in Europa. Mi è sembrato normale quindi cambiare 6/11 della squadra. Non c'era la fluidità di gioco, visto che così si sono allenati solo in allenamento, ma stasera hanno lottato e corso. Hanno dato il massim che potevano dare e sono molto contento perché solitamente il Napoli nell'ultima mezz'ora aveva segnato 18 gol su 37, per cui è una squadra che continua a macinare gioco, kilometri e tutto. Noi siamo stati bravi a rispondere solpo su colpo. Il secondo tempo è stato meraviglioso. Sono molto contento della performance, poi come dico ai ragazzi devono uscire dal campo sapendo di aver dato il massimo. Il risultato poi è una conseguenza. È stato bello perché ci hanno creduto fino alla fine. Complimenti alla squadra".