Traguardi importanti si possono ancora raggiungere?

Quello che sta attraversando la Roma è il momento più positivo della stagione. La squadra viene da 6 partite senza sconfitte (4 vittorie e 2 pareggi), in cui ha vinto bene le partite "da vincere" e, anche quando sembrava lì lì per soccombere, è riuscita a limitare i danni. Sembra tutto o bello, o quasi, perché, al netto di risultati positivi, si deve fare i conti con quanto di negativo si è fatto prima, soprattutto in Serie A. Ecco che l'arrivo di Ranieri è sembrata una scelta, oltre che per placare una piazza insorta, di quelle che portano a un anno di transizione: limitiamo i danni e programmiamo la prossima stagione. In un certo senso è così, visto che il mister, richiamato dalla pensione e tornato perché romanista, continua a rispondere alle domande sul prossimo allenatore e sul calciomercato in proiezione futura, già calatosi nel ruolo dirigenziale che lo attende.

E IL PRESENTE? - Ora, la Roma è lontana dal quinto posto che, anche quest'anno, potrebbe significare Champions League. La Juve è a +7 e con una partita in meno, mentre Bologna, Fiorentina e Milan, ovvero fino all'ottava posizione, hanno rispettivamente +6, +4 e una gara ancora da recuperare. Rimontare più squadre è sempre più difficile, ovvio, però... Lo stesso Ranieri ha dichiarato che "questa Roma sia stata costruita per raggiungere traguardi importanti".

IL MESSAGGIO CHE DEVE PASSARE - Al di là del ruolo di pompiere che, in un certo senso, deve avere, perché hai fatto talmente male prima che devi fare estremamente bene, per tanto tempo, per limitare i danni, la Roma ha ancora la possibilità di lottare per traguardi importanti. Questo messaggio dovrebbe passare maggiormente. Altrimenti passa un'altra idea: "Ok, ci proveremo, non so". Eppure, c'è tutto il tempo. L'unica cosa è che, con il ritorno dell'Europa e dei ritmi serrati, giocoforza si dovrà fare una scelta su dove concentrare le maggiori energie. Nulla di nuovo, tutto già visto nelle passate stagioni. Stagioni che hanno regalato, soprattutto in Europa, soddisfazioni miste a rimpianti, ma comunque grandi annate, degne delle ambizioni della proprietà. Rifacendosi sempre alle parole di Ranieri sul nuovo allenatore che dovrà portare la Roma nell'élite del calcio italiano ed europeo, bene, lo può continuare a fare anche l'attuale allenatore. Chi ha tempo, non aspetti tempo. Certo, per essere competitivi serve avere costanza nel rendimento, essere fortunati con gli infortuni e non avere un rendimento da Serie B lontano dall’Olimpico. Ma nelle competizioni a eliminazione, questo non conta.Un passo alla volta però, perché prima bisogna terminare la fase campionato e qualificarsi in Europa League, poi il gioco cambia. L'importante è che, superato il momento negativo, essersi leccati le ferite, e fatti i conti con i punti persi strada facendo, la fase di ricentratura porti anche a quella giusta ambizione che deve competere a una squadra come la Roma. Altrimenti restano soltanto parole, di quelle che sanno di frasi fatte tanto per. C’è ancora tempo.