De Siervo: "Saud è un esempio per tutti i giovani sauditi. Auguro a lui e alla Roma di disputare la prossima Supercoppa italiana"
L’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo ha incontrato i cronisti presenti a Riyadh per la Supercoppa italiana. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
Il ritorno della Supercoppa in Italia è da escludere?
"Non vogliamo escludere l'Italia, potremmo farlo anche per meno soldi. Non è un tema di soldi: si fa una valutazione solo in base a questo, ma il tema è la costruzione di un mercato e di una relazione. Non basta una partita, ma una relazione costante nel tempo: siamo venuti qui 7-8-10 volte in un anno. Qui creiamo academy, aiutiamo le società a sviluppare talenti. Lavorare con realtà importanti come i nostri club, votati alla creazione di talento, è un elemento che a loro interessa: questa interazione, se noi stiamo chiusi nel nostro Paese pensando ai nostri tifosi, che sono la nostra forza, non facciamo una buona gestione della property intellettuale della Serie A nel complesso".
In Italia è arrivato anche un giocatore saudita come Saud Abdelhamid alla Roma.
"Gli faccio i complimenti, non è facile. È il primo di una generazione di ragazzi sauditi che giocherà all'estero, il nostro calcio è formativo e lo è stato per tanti Paesi. Saud è un bell'esempio di quello che può essere, auguro a lui e alla Roma di poter disputare la prossima Supercoppa italiana".
Ritiene possibile ospitare in Italia una partita di Saudi League?
"Al momento no, ma nel contratto c'è un'opzione per una partita tra vincente Serie A e vincente Saudi League. È complicato organizzarla in base ai rispettivi calendari: è tutto definito, anche gli importi, ma quest'anno non c'è stata la possibilità di organizzarla perché non c'erano finestre libere".