L'avversario - Come gioca la Lazio di Baroni, a cosa dovrà stare attenta la Roma
Sarà la Lazio di Baroni ad affrontare la Roma nel derby della Capitale, in programma domenica alle 20:45.
UN CENTROCAMPISTA IN PIÙ – I biancocelesti, come detto alla vigilia da Ranieri, vanno ormai col pilota automatico sebbene Baroni stia modificando qualcosa nelle ultime settimane. Dal 4-2-3-1 con Dia trequartista, infatti, i biancoblu stanno passando a una sorta di 4-3-3 con Dele-Bashiru a irrobustire il centrocampo. Il giocatore nigeriano, che può alternarsi tra il posizionarsi a centrocampo e come trequartista, non dà solo fisicità ma è una freccia che la Lazio scaglia improvvisamente, viste le sue caratteristiche nell’attaccare la profondità. Con l’attitudine della Roma a farsi colpire in contropiede, i giallorossi dovranno stare molto attenti ai suoi inserimenti.
ROVELLA E GUENDOUZI - Sono loro due a reggere il centrocampo laziale: il primo è il regista della squadra ma è utile anche in fase di riaggressione e negli inserimenti mentre il secondo gioca a tutto campo ed è anche il giocatore a toccare più palloni tra le fila biancoblu. Partecipa tantissimo alla manovra, recupera palloni e si butta in profondità.
TUTTO A SINISTRA – La Lazio cerca, però, di fare male soprattutto a sinistra con Nuno Tavares, rivelazione su quella fascia, bravo negli inserimenti con e senza palla, e Zaccagni che, partendo da sinistra, gioca a piede invertito e si accentra, lasciando spazio al terzino portoghese. Entrambi, pur con modalità diverse, sono bravi nell’uno contro e la Lazio proverà a sfondare certamente da quella parte.
FASE DI NON POSSESSO – Quando perde palla, la squadra di Baroni cerca di riconquistarla rapidamente mentre, nella fase di prima costruzione della squadra avversaria, la Lazio va in pressione mantenendo la linea difensiva alta, grazie anche alla presenza di Gila, il più veloce nella difesa laziale, che può quindi scappare all’indietro e risolvere le situazioni più delicate.