Juric: "Chi ama il calcio qui si diverte. Pellegrini? Si muove da Dio, non si tira indietro, si sbloccherà. Vogliamo recuperare Dybala al 100% per sempre"
Ivan Juric, mister giallorosso, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Eccone un estratto: "Io ti dico quello che ho trovato dentro. Sono consapevole di ciò che accade fuori, ma sono concentrato sul mio lavoro. Che è entusiasmante. La squadra ha margini di miglioramento pazzeschi, vedo ragazzi disposti al sacrificio. Le prestazioni sono in netta crescita, e questo è importante. A Trigoria le condizioni in cui mi muovo sono fantastiche, ho solo sensazioni positive. Sapendo che fuori la situazione è quella che è, bisogna andare avanti. Non mi sono mai trovato in una storia simile, ma neppure in una altrettanto bella. Chi ama il calcio qui si diverte… Sono sicuro che con i risultati le cose cambieranno anche all’esterno, nel calcio è sempre stato così. Negli ultimi anni la Roma ha fatto fatica in campionato, noi dobbiamo ottenere di più… Io sento l’amore della gente a ogni passo".
Non temi che la protesta abbia radici troppo profonde? Inoltre hai preso il posto di una figura importante nella storia della Roma, De Rossi cacciato dopo sole 4 partite.
"Non sono contaminato dalle negatività. Arrivo fresco e ti dico che stiamo alzando il livello del gioco, delle pressioni, abbiamo maggiore continuità nella partita. Le relazioni interne sono fantastiche, abbiamo un grande direttore, con lui c’è un’ottima comunicazione, condividiamo tante cose e vogliamo fare bene. Sono concentrato solo su questo, non posso entrare nel merito di altre faccende, non intendo neanche farlo. Mi interessa preparare la partita con l’Inter».
Il tuo calcio, non è un segreto, si rifà a quello di Gasperini: pensavo, lo pensavano tutti, che la cilindrata di questa Roma non fosse compatibile con le tue idee. I ritmi e la pressione che pretendi.
«Se andiamo a vedere il Torino dell’anno scorso, quello non aveva la cilindrata giusta per arrivare alla fine con gli stessi punti del Napoli. Qui il motore sia dietro sia in mezzo, penso a Koné e Pisilli che possiedono un grande talento. Anche in avanti ho tutti ragazzi che possono migliorare sui controlli, sul corpo a corpo. Non è vero che non c’è cilindrata. Si può crescere lavorando di più sulla forza; si parla sempre di cilindrata, ma bisogna perfezionare il senso del gioco, la posizione, l’anticipo: è fonda mentale, a volte anche più importante della cilindrata pura».
Altri problemi di non facile soluzione sono la contestazione a Pellegrini e i flessori di Dybala.
"Pellegrini nelle ultime partite ha avuto 6-7 palle-gol. Cosa vuol dire? Che si muove da Dio, che sta bene, che corre tanto, che ha uno spirito fantastico e non si nasconde. Non ha fatto gol ed è un peccato. Ha avuto occasioni importanti, ha colpito una traversa. Lo vedo in allenamento, non si tira mai indietro. Può essere un momento negativo, il suo, anche in Nazionale ogni cosa che prova gli va storta. Ma lavorando come sta facendo, da capitano vero, arriverà a punto. Io vedo un giocatore a cui Spalletti dà la maglia numero 10. Sono convinto che si sbloccherà... Su Dybala ... la prima partita è stata fantastica `anche il primo tempo con l'Athletic Club. Dopo l'Athletic ha avuto qualche problema. Con Mark (Sertori, head of performance, ndr), che ha grande esperienza, e tutto lo staff, cerchiamo di recuperarlo al 100% e per sempre. Vogliamo evitare le ricadute e gestirlo bene, ci siamo presi dei giorni per farlo. Quando Paulo gioca è una meraviglia, dobbiamo metterlo a posto, non come negli anni passati, vogliamo trovare una continuità con lui, magari non giocherà tutte le partite, ma l'obiettivo è aggiustarlo dal punto di vista muscolare".