Bove e Pisilli: due situazioni da definire. Qual è la soluzione migliore per la Roma?
In questi primi giorni di lavoro, in vista della nuova stagione, De Rossi non ha potuto sfruttare al meglio le potenzialità della squadra. Complice l'assenza di più di un titolare in ferie dopo le fatiche europee e sudamericane, complice qualche infortunio come quello di Abraham. Situazioni che hanno reso le prime uscite dei giallorossi pressoché povere di contenuti, con Le Fee ancora in fase di rodaggio e ancora da capire bene, una volta rientrati tutti i big, come si collocherà nello scacchiere del mister.
La partita contro il Kosice, disputata il giorno in cui si sono celebrati i 97 anni del club giallorosso, ha visto protagonisti, guarda caso, due giocatori romani, romanisti, prodotti del vivaio. Partiamo da Bove. Il "bambino" di Mourinho, abbiamo visto come con l'avvento di De Rossi non abbia più coperto un ruolo da protagonista, tanto da finire nella lista delle potenziali cessioni. Ora, come già detto, erano pochi i giocatori disponibili dal mister di Ostia, ma far scendere in campo Bove, alla prima con la nuova maglia testaccina, con la fascia di capitano al braccio è pur sempre un piccolo segnale. L'altro protagonista è un altro centrocampista, quel Pisilli che DDR aveva incensato per poi in qualche modo pentirsi, visto che sulle spalle del calciatore Primavera erano piovute troppe attenzioni e, in un certo senso, responsabilità che non hanno fatto bene al ragazzo. Le doti da centrocampista abile negli inserimenti e nel farsi trovare quasi sempre nella posizione giusta, al momento giusto, abbinate a un buon fiuto del gol, sono note ai più.
Bove e Pisilli aprono un altro discorso, quello di capire qual è la strada migliore per un'ulteriore crescita dei ragazzi e qual è la soluzione migliore per la Roma?. Il primo ormai è un giocatore della Prima squadra a tutti gli effetti. Fino a questo momento, ogni volta che è stato interpellato a riguardo, ha sempre detto che anche se giocava meno, si vedeva migliorato allenamento dopo allenamento, facendosi trovare pronto quando chiamato in causa. Tuttavia non ha neanche negato, ogni volta che veniva paragonato a De Rossi, più per la sua romanità che per caratteristiche tecniche, di voler avere una sua carriera. Una carriera che a 22 anni deve iniziare a prendere una strada ben precisa. La fascia di capitano ok, ma bisognerà fare una scelta con il ragazzo. Discorso complicato anche per il classe 2004 Pisilli, ormai fuori quota per il campionato Primavera, un torneo poco allenante di suo, figuriamoci per un prossimo ventenne in rampa di lancio. Per lui il discorso può essere più facile, perché la Roma e il calciatore possono giocarsi maggiormente la carta del prestito. Cosa che le possibili squadre interessate a Bove, potrebbero non accettare, visto quanto poi potrebbero monetizzare da una futura cessione. Due situazioni delicate, tra le altre, che dovrà sbrogliare Ghisolfi.