Non solo sul campo, ma anche sul mercato: i problemi fisici condizionano la Roma
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È andato in scena nel pomeriggio di ieri il primo test stagionale dei giallorossi contro il Latina: una prima prova di Roma, in attesa delle amichevoli più prestigiose che precederanno la prima giornata del campionato di Serie A 2024-2025. Tanti assenti, tra chi ancora deve fare rientro a Trigoria e aggregarsi alla squadra dopo le esperienze in Nazionale, e chi ha dovuto fare i conti con i primi problemi fisici, seppur apparentemente non gravi da come filtra, come Abraham e Bove. Per entrambi si è trattato di uno stop precauzionale, ma ha effettivamente senso porsi una domanda: la condizione fisica altalenante di alcuni giocatori può essere un fattore negativo che influenza il mercato?
I CLUB SONO ALLA RICERCA DI CERTEZZE - La risposta è sì. Infatti, la Roma sembra potersi muovere per grandi acquisti solo in relazione al concretizzarsi di cessioni importanti, o in seguito a un deciso sfoltimento della rosa, che può liberare delle caselle da poter riempire con nuovi innesti. Pertanto non è assolutamente d'aiuto che gli "uomini mercato", nei radar di molti club, si trovino ad affrontare degli infortuni dopo aver riassaggiato il campo per poco tempo, poiché le società sono a caccia di certezze in vista di una stagione molto lunga, che terminerà oltre la fine del campionato per via del Mondiale per Club, e che forse non ha mai avuto una fase di stacco da quella precedente (sono appena terminati Euro 2024 e Copa America). Prendendo come esempio l'attaccante inglese, adocchiato dal Milan come possibile partner di Alvaro Morata, si tratta di un profilo di calciatore al rientro da un grave infortunio e che desta i primi segnali di instabilità muscolare. Una descrizione non ideale per dei club alla ricerca di costanza e con poca voglia di riempire l'infermeria.
DYBALA È UN PUNTO FERMO DA CUI RIPARTIRE? - Si può improntare un discorso simile per tentare di delineare il ruolo di Paulo Dybala nella rosa a disposizione di Daniele De Rossi. Non c'è dubbio che l'argentino sia il leader tecnico della squadra, e che quando i suoi scarpini calcano il rettangolo di gioco si veda un calcio più pulito e preciso. Tuttavia è lecito domandarsi per quante partite la Joya possa garantire la sua disponibilità, vista la predisposizione agli infortuni mostrata a Roma nelle scorse stagioni, ma anche nel resto della carriera.
Sarà importante lavorare sulla condizione atletica per ridurre al minimo le assenze che, anche in momenti cruciali della stagione, hanno penalizzato il club capitolino facendo perdere per strada più di qualche punto. Contemporaneamente, se andasse in porto l'affare Soulé e si potessero concretizzare quelle situazioni tattiche che abbiamo proposto nel podcast di ieri, la Roma sarebbe pronta ad ogni evenienza e potrebbe anche pensare di trattare Dybala come un jolly, un lusso da custodire.