
Julio Sergio esalta Ranieri: "È al livello di Mourinho, Guardiola e Ancelotti"
Julio Sergio ha giocato con le maglie di Roma, Lecce e Santos nella sua carriera. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex portiere ha elogiato l'operato di Claudio Ranieri, che ha riportato i giallorossi in alto in classifica: "Da uno che ha vinto la Premier con il Leicester puoi aspettarti di tutto. Ranieri ha la magia di fare sempre qualcosa di inaspettato. Non è normale quello che è successo alla Roma quest'anno dopo l'esonero di De Rossi, lui ha riportato normalità ed entusiasmo in una piazza unica al mondo. Ad aprile verrò a tifare per lui all'Olimpico".
Quale è il segreto di Ranieri?
"Sa scegliere i giocatori, metterli in campo e come parlargli. Riesce a darti fiducia anche nei momenti peggiori. Dice sempre la verità e questo fa bene a uno spogliatoio. Mourinho è uno che si fa amare, Guardiola uno con un'idea precisa di gioco, Ancelotti sa vincere ovunque, ma Ranieri è al loro livello. La Roma può arrivare in Champions così come noi arrivammo a un passo dallo scudetto, ci sono ancora tanti punti a disposizione".
Confermerebbe Ranieri anche il prossimo anno?
"Ma lui non vuole no? (ride, ndr). Il mister ha accettato solo per amore della Roma, era già in pensione e solo chi fa calcio sa quante pressioni porta un incarico del genere. Credo sia giusto che diventi la guida dirigenziale del club e che possa scegliere in autonomia il prossimo allenatore".
Quale è il segreto di Ranieri?
"Sa scegliere i giocatori, metterli in campo e come parlargli. Riesce a darti fiducia anche nei momenti peggiori. Dice sempre la verità e questo fa bene a uno spogliatoio. Mourinho è uno che si fa amare, Guardiola uno con un'idea precisa di gioco, Ancelotti sa vincere ovunque, ma Ranieri è al loro livello. La Roma può arrivare in Champions così come noi arrivammo a un passo dallo scudetto, ci sono ancora tanti punti a disposizione".
Confermerebbe Ranieri anche il prossimo anno?
"Ma lui non vuole no? (ride, ndr). Il mister ha accettato solo per amore della Roma, era già in pensione e solo chi fa calcio sa quante pressioni porta un incarico del genere. Credo sia giusto che diventi la guida dirigenziale del club e che possa scegliere in autonomia il prossimo allenatore".
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