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Conte ossessionato dalla vittoria, Ranieri lo specialista. Palladino e la fenomenite
Due di Cuori
In attesa dei recuperi per gli impegni della Supercoppa, c’è una certezza: Conte e il Napoli sono tornati a comandare. Contro la Fiorentina, gli azzurri hanno vinto da grande squadra, mostrando solidità, intensità e una straordinaria capacità di sfruttare le occasioni. Impossibile non conquistare il cuore. E pensare che, prima di questa partita, qualcuno era preoccupato per le assenze di Politano e Kvaratskhelia. Evidentemente il valore della squadra e del tecnico non è stato ancora pienamente compreso. Mister Conte ha creato un gruppo dove chiunque entra dà il massimo. Il Napoli non mollerà e lotterà su ogni pallone in ogni partita.
Venendo ai singoli, va sottolineata la prestazione di Spinazzola. Chiamato in causa come esterno alto del tridente d’attacco, ha coperto tutta la fascia con impegno, unendo quantità e qualità al servizio della squadra. Gran presenza! Impressionante anche Neres, non solo per il gol – un concentrato di potenza e qualità – ma anche per il lavoro svolto in entrambe le fasi. Il futuro di Kvaratskhelia è incerto, ma il Napoli può stare tranquillo: Neres è una certezza e potrebbe persino rivelarsi migliore del georgiano. Tutti gli azzurri sono al massimo; le assenze non pesano e il Napoli comanda. L’effetto Conte continua a produrre risultati. Lui è ossessionato dalla vittoria.
Una domenica da incorniciare anche per Ranieri, lo specialista dei derby. La Roma batte la Lazio e il tecnico giallorosso conquista la quinta stracittadina consecutiva. Una vittoria importante, costruita con qualità e una perfetta lettura tattica. La Roma ha affrontato la Lazio con un blocco basso, pronta a ripartire grazie alla rapidità e alla tecnica dei suoi uomini. Compatta e unita, mister Ranieri ha ridato un’identità alla squadra, rianimando giocatori come Pellegrini, Paredes e Dybala. Ora si può pensare a scalare la classifica. Da segnalare ancora una volta Dybala, brillante come contro il Milan. L’argentino sembra rinato anche fisicamente: se manterrà questo livello, va tenuto stretto. Unica nota negativa: certi gesti ai tifosi avversari andrebbero evitati, specialmente in un derby.
Due di Picche
Ho spesso elogiato Baroni e il suo lavoro è confermato da un buon campionato, ma nel derby il mister non mi ha convinto. Prima di tutto, l’approccio della squadra è stato pessimo: troppo morbido e poco incisivo. Nel primo tempo, la Lazio girava il pallone lentamente, senza mai trovare ritmo, finendo imbrigliata nella rete tattica della Roma. Quando la Lazio viene aspettata e non trova profondità, va in difficoltà. Gli avversari iniziano a studiare la squadra di Baroni: è il momento di trovare soluzioni alternative.
Non ho condiviso neanche la scelta di lasciare fuori Dia. Come già anticipato in radio, l’ex Salernitana è il migliore sotto punta e, con i suoi movimenti e la sua velocità, sarebbe stato utile fin dall’inizio. Una sconfitta che deve spingere il mister a riflettere per preparare meglio mentalmente e tatticamente certe partite.
Un pensiero finale: attenzione al virus della "fenomenite" che sembra colpire alcuni allenatori. Dopo Motta, che nella Supercoppa ha escluso Vlahovic complicandosi la vita contro il Milan, anche Palladino è caduto nella stessa trappola dei cambi. L’ossessione per i cambiamenti lo ha portato a tornare alla difesa a tre contro il Napoli, sorprendendo persino la sua squadra, che non è riuscita a esprimersi al meglio. Una scelta poi rinnegata nella ripresa con il ritorno della linea a quattro. Occhio: la "fenomenite" rischia di compromettere una stagione.
Jolly
Il jolly di questa giornata lo pesca la Roma, con Lorenzo Pellegrini. In una partita speciale, mister Ranieri ha calato la carta vincente. Non doveva giocare a causa di problemi psicologici, e invece, a sorpresa, è sceso in campo dall’inizio, aprendo il derby e spianando la strada alla vittoria. Il capitano, nella partita più importante, si è ripreso la squadra e i tifosi. Ora lasciatelo in pace.
In attesa dei recuperi per gli impegni della Supercoppa, c’è una certezza: Conte e il Napoli sono tornati a comandare. Contro la Fiorentina, gli azzurri hanno vinto da grande squadra, mostrando solidità, intensità e una straordinaria capacità di sfruttare le occasioni. Impossibile non conquistare il cuore. E pensare che, prima di questa partita, qualcuno era preoccupato per le assenze di Politano e Kvaratskhelia. Evidentemente il valore della squadra e del tecnico non è stato ancora pienamente compreso. Mister Conte ha creato un gruppo dove chiunque entra dà il massimo. Il Napoli non mollerà e lotterà su ogni pallone in ogni partita.
Venendo ai singoli, va sottolineata la prestazione di Spinazzola. Chiamato in causa come esterno alto del tridente d’attacco, ha coperto tutta la fascia con impegno, unendo quantità e qualità al servizio della squadra. Gran presenza! Impressionante anche Neres, non solo per il gol – un concentrato di potenza e qualità – ma anche per il lavoro svolto in entrambe le fasi. Il futuro di Kvaratskhelia è incerto, ma il Napoli può stare tranquillo: Neres è una certezza e potrebbe persino rivelarsi migliore del georgiano. Tutti gli azzurri sono al massimo; le assenze non pesano e il Napoli comanda. L’effetto Conte continua a produrre risultati. Lui è ossessionato dalla vittoria.
Una domenica da incorniciare anche per Ranieri, lo specialista dei derby. La Roma batte la Lazio e il tecnico giallorosso conquista la quinta stracittadina consecutiva. Una vittoria importante, costruita con qualità e una perfetta lettura tattica. La Roma ha affrontato la Lazio con un blocco basso, pronta a ripartire grazie alla rapidità e alla tecnica dei suoi uomini. Compatta e unita, mister Ranieri ha ridato un’identità alla squadra, rianimando giocatori come Pellegrini, Paredes e Dybala. Ora si può pensare a scalare la classifica. Da segnalare ancora una volta Dybala, brillante come contro il Milan. L’argentino sembra rinato anche fisicamente: se manterrà questo livello, va tenuto stretto. Unica nota negativa: certi gesti ai tifosi avversari andrebbero evitati, specialmente in un derby.
Due di Picche
Ho spesso elogiato Baroni e il suo lavoro è confermato da un buon campionato, ma nel derby il mister non mi ha convinto. Prima di tutto, l’approccio della squadra è stato pessimo: troppo morbido e poco incisivo. Nel primo tempo, la Lazio girava il pallone lentamente, senza mai trovare ritmo, finendo imbrigliata nella rete tattica della Roma. Quando la Lazio viene aspettata e non trova profondità, va in difficoltà. Gli avversari iniziano a studiare la squadra di Baroni: è il momento di trovare soluzioni alternative.
Non ho condiviso neanche la scelta di lasciare fuori Dia. Come già anticipato in radio, l’ex Salernitana è il migliore sotto punta e, con i suoi movimenti e la sua velocità, sarebbe stato utile fin dall’inizio. Una sconfitta che deve spingere il mister a riflettere per preparare meglio mentalmente e tatticamente certe partite.
Un pensiero finale: attenzione al virus della "fenomenite" che sembra colpire alcuni allenatori. Dopo Motta, che nella Supercoppa ha escluso Vlahovic complicandosi la vita contro il Milan, anche Palladino è caduto nella stessa trappola dei cambi. L’ossessione per i cambiamenti lo ha portato a tornare alla difesa a tre contro il Napoli, sorprendendo persino la sua squadra, che non è riuscita a esprimersi al meglio. Una scelta poi rinnegata nella ripresa con il ritorno della linea a quattro. Occhio: la "fenomenite" rischia di compromettere una stagione.
Jolly
Il jolly di questa giornata lo pesca la Roma, con Lorenzo Pellegrini. In una partita speciale, mister Ranieri ha calato la carta vincente. Non doveva giocare a causa di problemi psicologici, e invece, a sorpresa, è sceso in campo dall’inizio, aprendo il derby e spianando la strada alla vittoria. Il capitano, nella partita più importante, si è ripreso la squadra e i tifosi. Ora lasciatelo in pace.
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