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Graziani: "Ranieri profilo giusto per la Roma, ma io avrei richiamato De Rossi"
L'ex attaccante Francesco Graziani, meglio noto con il nomignolo di 'Ciccio', ha parlato a margine del premio 'La Clessidra' ad Anghiari, provincia di Arezzo: "In parte me l'aspettavo, nei tanti nomi che giravano c'era anche quello di Claudio come traghettatore. Come persona giusta: è cresciuto lì, è romanista, ha già allenato la Roma e la piazza gli vuole bene. Scelta migliore non potevano farla, c'è bisogno di chi ha carisma, personalità e porti ordine. Il profilo giusto mi sembra il suo. Io a dire la verità avrei richiamato De Rossi, per una serie di motivi, ma Ranieri è una figura giusta per restituire ordine e tranquillità. È un grande tecnico, intelligente, sa farsi ascoltare e sa anche ascoltare gli altri. C'è da ricreare un'identità perché questa Roma è troppo brutta per essere vera. Per valori tecnici possono esserci opportunità maggiori, vediamo se tira fuori dai ragazzi l'orgoglio e la voglia di combattere. Metterà regole rigide, vediamo".
Quale è stato l'errore più grande dei Friedkin?
"Di essersi allontanati completamente da Roma, c'è un vuoto di società allucinante. Questi girano il mondo e non hanno referenti cui demandare le responsabilità. Hanno mille impegni, ma c'è un direttore sportivo che non parla neanche italiano. È un paradosso e c'è un vuoto generale per cui nessuno sa niente di niente. L'allontamaneot prematuro di De Rossi è simbolo di una società scollegata con la città di Roma e col tifoso giallorosso".
La Fiorentina è in corsa per la Champions?
"La Fiorentina non deve pensare ma giocare e basta, se iniziano a pensare fanno danni. C'è bisogno di continuare a mantenere la striscia e l'umiltà. In più recupereranno Gudmundsson, giocatore importante. A fine girone d'andata fai un primo bilancio, a seconda della posizione di classifica allora potrai iniziare a porti degli obiettivi. Sognare non costa niente, ma facciamolo con i piedi per terra".
Kean oggi è più forte di Lukaku?
"In questo momento incide di più. Oggi Kean è dieci passi avanti, lui incide, cosa che Lukaku adesso non sta facendo. Non si sta ripetendo, è in difficoltà forse perché, come Lautaro, non ha fatto una preparazione adeguata. Ma se un palazzo non ha fondamenta basta poco per farlo crollare. Kean, invece, è incontenibile e credo la Fiorentina abbia già triplicato il suo valore".
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Quale è stato l'errore più grande dei Friedkin?
"Di essersi allontanati completamente da Roma, c'è un vuoto di società allucinante. Questi girano il mondo e non hanno referenti cui demandare le responsabilità. Hanno mille impegni, ma c'è un direttore sportivo che non parla neanche italiano. È un paradosso e c'è un vuoto generale per cui nessuno sa niente di niente. L'allontamaneot prematuro di De Rossi è simbolo di una società scollegata con la città di Roma e col tifoso giallorosso".
La Fiorentina è in corsa per la Champions?
"La Fiorentina non deve pensare ma giocare e basta, se iniziano a pensare fanno danni. C'è bisogno di continuare a mantenere la striscia e l'umiltà. In più recupereranno Gudmundsson, giocatore importante. A fine girone d'andata fai un primo bilancio, a seconda della posizione di classifica allora potrai iniziare a porti degli obiettivi. Sognare non costa niente, ma facciamolo con i piedi per terra".
Kean oggi è più forte di Lukaku?
"In questo momento incide di più. Oggi Kean è dieci passi avanti, lui incide, cosa che Lukaku adesso non sta facendo. Non si sta ripetendo, è in difficoltà forse perché, come Lautaro, non ha fatto una preparazione adeguata. Ma se un palazzo non ha fondamenta basta poco per farlo crollare. Kean, invece, è incontenibile e credo la Fiorentina abbia già triplicato il suo valore".
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