Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / roma / Serie A
Serie A, Casini lancia l'allarme: "Se non serve un piano Marshall per gli stadi italiani..."TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Serie A, Casini lancia l'allarme: "Se non serve un piano Marshall per gli stadi italiani..."

Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, presente a Bologna all'evento nazionale "Stati generali del calcio: il libro bianco", è intervenuto dal palco per commentare la situazione degli impianti in Italia: "Se non serve un piano Marshall per gli stadi italiani, non so davvero per cosa debba servire. Il tema delle infrastrutture - si legge su CalcioeFinanza.it - non è solo del calcio, c’è una situazione in Italia disarmante sulle condizioni degli impianti sportivi. Solo quattro istituti scolastici su 10 hanno un impianto sportivo in Italia. Al sud, solo due su 10".

Casini prosegue parlando del report FIGC sugli investimenti nel calcio fino al 2023, con focus sugli stadi nuovi, rispetto agli altri principali paesi europei: "L’Italia mostra una difficoltà cronica a realizzare le infrastrutture, non solo per un tema di risorse ma anche di burocrazia e di lentezza, di difficoltà delle procedure. Tutto questo si ripercuote sui centri sportivi, salvo alcune eccezioni. C’è un gap con gli altri Paesi europei su questo".


Anche il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato del tema relativo agli stadi: "È un disco rotto, lo sapete. Sono anni che ne parlo, ho sempre sostenuto la mia tesi: io sono un portacolori, un portabandiera dei grandi eventi sportivi perché la storia del Paese ha dimostrato chiarissimamente dal '56 a oggi che se non ci sono i grandi eventi sportivi le grandi infrastrutture non si riescono a realizzare. È la storia dell'Italia. Per evitare che questo avvenga si deve assolutamente mettere in moto un meccanismo che acceleri gli investimenti con argomenti e tempi certi e, nel caso degli stadi, la consapevolezza di avere una forma di interesse pubblico, nazionale. Così le dinamiche di investimenti, una volta che tutto è chiarito tra chi se ne deve occupare, si possa andare a dama, sennò non si riesce".