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Perrotta sulla Roma: "Critiche a Pellegrini? Ci si aspetta sempre di più dal capitano"
L'ex centrocampista della Roma e della Nazionale Italiana (con la quale si è laureato Campione del Mondo nel 2006), Simone Perrotta, ha parlato a margine dell'evento organizzato per le finali del Mediolanum Padel Cup, così come raccolto da Vocegiallorossa.it: "Se a questa Roma manca un Perrotta? Ognuno ha le sue caratteristiche. Se ai giocatori si chiedono cose diverse dalle loro caratteristiche vanno i difficoltà. Credo che sia un centrocampo molto ben assortito. Paredes che più organizzatore di gioco insieme a Cristante, Pisilli sta uscendo bene, Koné è un ottimo giocatore. Credo che sia un buon centrocampo e che debbano capire solo cosa il mister richiede".
Che consiglio daresti a Pellegrini per superare le critiche?
"Non sono in grado di dire come si superano certe critiche. Per me è un ottimo giocatore. Quando sei il capitano della Roma e la situazione non va come si vorrebbe è il primo a subirne le conseguenze. È un giocatore dalle qualità importanti, ma ci si aspetta sempre di più dal capitano".
Il momento del calcio romano?
"Il calcio a Roma è sempre molto interessante. Ci sono due squadre attrezzate per fare bene, ma molto diverse. La Roma vive un momento di incertezza con l’uscita di De Rossi e l’arrivo di Juric dato che giocano in modo diverso. La Lazio ha una situazione diversa, inizialmente sembrava fosse un po’ più indietro, mentre invece sta facendo un ottimo campionato".
Il paragone di Juric con Spalletti?
"Juric non credo possa ripercorrere la storia di Spalletti, glielo auguro. Chiaramente quella Roma iniziale non fu entusiasmante. Si arrivava da una stagione in cui ci salvammo alle ultime giornate. Fino a dicembre si andò sugli stessi binari, poi da dicembre in poi cambiammo modulo, frutto anche dell’emergenza di giocatori infortunati e da lì vincemmo 11 partite consecutive, con Totti centravanti ed io dietro di lui, Mancini e Taddei sulle fasce e con Daniele. Eravamo una squadra molto forte".
La squadra rivelazione di quest’anno?
"Il Napoli di Conte mi ha sorpreso, soprattutto dopo la prima giornata. Conte ha cambiato il suo modo di giocare, è una persona molto intelligente ed è riuscito a capire le posizioni giuste dei giocatori".
Che consiglio daresti a Pellegrini per superare le critiche?
"Non sono in grado di dire come si superano certe critiche. Per me è un ottimo giocatore. Quando sei il capitano della Roma e la situazione non va come si vorrebbe è il primo a subirne le conseguenze. È un giocatore dalle qualità importanti, ma ci si aspetta sempre di più dal capitano".
Il momento del calcio romano?
"Il calcio a Roma è sempre molto interessante. Ci sono due squadre attrezzate per fare bene, ma molto diverse. La Roma vive un momento di incertezza con l’uscita di De Rossi e l’arrivo di Juric dato che giocano in modo diverso. La Lazio ha una situazione diversa, inizialmente sembrava fosse un po’ più indietro, mentre invece sta facendo un ottimo campionato".
Il paragone di Juric con Spalletti?
"Juric non credo possa ripercorrere la storia di Spalletti, glielo auguro. Chiaramente quella Roma iniziale non fu entusiasmante. Si arrivava da una stagione in cui ci salvammo alle ultime giornate. Fino a dicembre si andò sugli stessi binari, poi da dicembre in poi cambiammo modulo, frutto anche dell’emergenza di giocatori infortunati e da lì vincemmo 11 partite consecutive, con Totti centravanti ed io dietro di lui, Mancini e Taddei sulle fasce e con Daniele. Eravamo una squadra molto forte".
La squadra rivelazione di quest’anno?
"Il Napoli di Conte mi ha sorpreso, soprattutto dopo la prima giornata. Conte ha cambiato il suo modo di giocare, è una persona molto intelligente ed è riuscito a capire le posizioni giuste dei giocatori".
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