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Juric salva il posto. Decide la partita un Dybala in versione Totti: Torino battuto 1-0
Dopo due sconfitte consecutive, la Roma ha ritrovato il successo in campionato. La partita contro il Torino giocata in un Olimpico surreale che ha fischiato o applaudito i suoi giocatori a seconda di chi fosse il protagonista del momento è finita 1-0. A decidere il match che salva (per il momento) la panchina di Ivan Juric è il gol realizzato al 20esimo da Paulo Dybala, per distacco il migliore in campo. Schierato centravanti, in quel ruolo di 'falso nove' che per anni è stato di proprietà di Francesco Totti, l'argentino ha disputato una gara di leadership tecnica e morale. Soprattutto, ha permesso alla Roma di tirare il fiato dopo giorni complicatissimi.
Senza il febbricitante Dovbyk e con Pellegrini non al meglio, Juric ha schierato i suoi con Baldanzi e Pisilli alle spalle di Dybala. Nell'inedito ruolo di falso nueve l'argentino s'è caricato la squadra sulle spalle e oltre al gol che ha sbloccato la partita al 20esimo - tutt'altro che banale dopo l'errore in costruzione di Linetty - ha propiziato praticamente tutte le giocate più interessanti dei padroni di casa. Il Torino nella prima mezz'ora ha rinunciato alla fase di pressione, ha spianato la strada a una Roma che ha condotto la prima frazione con percentuali plebiscitarie di possesso palla. A differenza di Firenze, però, questa volta la squadra di Juric s'è resa protagonista di un possesso palla veloce, aggressivo. Soprattutto portato avanti con tanti uomini. I braccetti Mancini e Angelino hanno giocato in costante proiezione offensiva, mentre gli esterni - Celik da un lato, Zalewski dall'altro - hanno spesso agito da ali aggiunge.
Dall'altro lato il Torino ha un'altra volta consegnato agli avversari il primo atto del match. La squadra di Vanoli ha fatto il suo esordio dalle parti dell'area avversaria solo al 30esimo con un tiraccio di Linetty finito abbondantemente sopra alla traversa. Poi al 34esimo, sugli sviluppi di un corner, anche il primo intervento di Svilar su un colpo di testa di Maripan. Nel finale una miglior pressione ha permesso ai granata di giocarsela finalmente a viso aperto, ma all'intervallo la Roma è rientrata negli spogliatoi meritatamente in vantaggio.
Canovaccio diverso nella ripresa, anche se non è cambiato il risultato. Con Njie al posto di Gineitis, la squadra di Vanoli ha provato quantomeno a rendere più ficcanti e rapide le ripartenze. Proprio l'attaccante svedese classe 2005 al 65esimo s'è reso protagonista della più importante occasione a disposizione degli ospiti con un tiro a giro che Svilar ha respinto coi pugni. Un ottimo spunto, ma troppo poco per pensare di riequilibrare una partita che la Roma ha saputo controllare quasi sempre. Dopo un primo tempo giocato a mille la squadra di Juric ha inevitabilmente abbassato il suo ritmo, ma non ha mai perso compattezza e spirito di gruppo. I problemi per Juric dopo questa partita non sono accantonati, la vittoria contro il 'suo' Torino è solo una boccata d'ossigeno. Ma serve per andare avanti, almeno fino al prossimo passo falso.
CLICCA QUI per rileggere la diretta testuale di Roma-Torino
Senza il febbricitante Dovbyk e con Pellegrini non al meglio, Juric ha schierato i suoi con Baldanzi e Pisilli alle spalle di Dybala. Nell'inedito ruolo di falso nueve l'argentino s'è caricato la squadra sulle spalle e oltre al gol che ha sbloccato la partita al 20esimo - tutt'altro che banale dopo l'errore in costruzione di Linetty - ha propiziato praticamente tutte le giocate più interessanti dei padroni di casa. Il Torino nella prima mezz'ora ha rinunciato alla fase di pressione, ha spianato la strada a una Roma che ha condotto la prima frazione con percentuali plebiscitarie di possesso palla. A differenza di Firenze, però, questa volta la squadra di Juric s'è resa protagonista di un possesso palla veloce, aggressivo. Soprattutto portato avanti con tanti uomini. I braccetti Mancini e Angelino hanno giocato in costante proiezione offensiva, mentre gli esterni - Celik da un lato, Zalewski dall'altro - hanno spesso agito da ali aggiunge.
Dall'altro lato il Torino ha un'altra volta consegnato agli avversari il primo atto del match. La squadra di Vanoli ha fatto il suo esordio dalle parti dell'area avversaria solo al 30esimo con un tiraccio di Linetty finito abbondantemente sopra alla traversa. Poi al 34esimo, sugli sviluppi di un corner, anche il primo intervento di Svilar su un colpo di testa di Maripan. Nel finale una miglior pressione ha permesso ai granata di giocarsela finalmente a viso aperto, ma all'intervallo la Roma è rientrata negli spogliatoi meritatamente in vantaggio.
Canovaccio diverso nella ripresa, anche se non è cambiato il risultato. Con Njie al posto di Gineitis, la squadra di Vanoli ha provato quantomeno a rendere più ficcanti e rapide le ripartenze. Proprio l'attaccante svedese classe 2005 al 65esimo s'è reso protagonista della più importante occasione a disposizione degli ospiti con un tiro a giro che Svilar ha respinto coi pugni. Un ottimo spunto, ma troppo poco per pensare di riequilibrare una partita che la Roma ha saputo controllare quasi sempre. Dopo un primo tempo giocato a mille la squadra di Juric ha inevitabilmente abbassato il suo ritmo, ma non ha mai perso compattezza e spirito di gruppo. I problemi per Juric dopo questa partita non sono accantonati, la vittoria contro il 'suo' Torino è solo una boccata d'ossigeno. Ma serve per andare avanti, almeno fino al prossimo passo falso.
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