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Ranieri: "Ho detto basta ma ci sto ripensando. Vediamo se arriva una Nazionale"
Claudio Ranieri ha parlato al Corriere della Sera per ripercorrere i passi salienti della sua carriera. E in chiusura, si lascia andare anche ad una confessione dopo il suo ritiro:
Claudio Ranieri qual era il suo sogno di bambino?
"L’ho realizzato: fare il calciatore".
Prima del Catanzaro ha esordito nella Roma, che poi ha allenato per due volte.
"Mazzone, un altro dei miei maestri, mi diceva che se non si allena la Roma non si è allenatori. Quando mi hanno chiamato, la prima volta, ci ho pensato parecchio. Temevo di fallire".
La prima squadra vera che ha allenato è stata il Cagliari. Ed è stata anche l’ultima...
"Cagliari è tutto per me, il mio posto nel mondo. Quando sono arrivato la prima volta ero un giovane tecnico senza certezze e sono stati tre anni bellissimi, dalla serie C alla serie A con relativa salvezza".
La seconda volta, invece...
"Temevo di deludere la gente. Mi sento figlio di quella terra. Poi però mi sono detto: non fare l’egoista. Il Cagliari aveva bisogno e mi sono
lanciato".
A giugno se n’è andato in lacrime...
"Guardi, sono sincero: Cagliari per me è più importante di Leicester".
Quando ha lasciato Cagliari a fine maggio ha detto: sarà il mio ultimo club. Si è pentito?
"Confesso che ho voglia di rimettermi in discussione anche se ho già detto di no a più di una proposta. Vediamo se arriva la chiamata di una Nazionale. Non quella italiana: ho la massima fiducia in Spalletti".
Lo stesso Ranieri, ricordiamo, è stato nei pensieri anche della Roma negli ultimi tempestosi giorni, eventualmente però con un ruolo diverso da quello dell'allenatore. Questione su cui, si legge, il tecnico di Testaccio non ha voluto rispondere.
Claudio Ranieri qual era il suo sogno di bambino?
"L’ho realizzato: fare il calciatore".
Prima del Catanzaro ha esordito nella Roma, che poi ha allenato per due volte.
"Mazzone, un altro dei miei maestri, mi diceva che se non si allena la Roma non si è allenatori. Quando mi hanno chiamato, la prima volta, ci ho pensato parecchio. Temevo di fallire".
La prima squadra vera che ha allenato è stata il Cagliari. Ed è stata anche l’ultima...
"Cagliari è tutto per me, il mio posto nel mondo. Quando sono arrivato la prima volta ero un giovane tecnico senza certezze e sono stati tre anni bellissimi, dalla serie C alla serie A con relativa salvezza".
La seconda volta, invece...
"Temevo di deludere la gente. Mi sento figlio di quella terra. Poi però mi sono detto: non fare l’egoista. Il Cagliari aveva bisogno e mi sono
lanciato".
A giugno se n’è andato in lacrime...
"Guardi, sono sincero: Cagliari per me è più importante di Leicester".
Quando ha lasciato Cagliari a fine maggio ha detto: sarà il mio ultimo club. Si è pentito?
"Confesso che ho voglia di rimettermi in discussione anche se ho già detto di no a più di una proposta. Vediamo se arriva la chiamata di una Nazionale. Non quella italiana: ho la massima fiducia in Spalletti".
Lo stesso Ranieri, ricordiamo, è stato nei pensieri anche della Roma negli ultimi tempestosi giorni, eventualmente però con un ruolo diverso da quello dell'allenatore. Questione su cui, si legge, il tecnico di Testaccio non ha voluto rispondere.
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