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Mourinho: "Un giorno vorrei tornare in Inghilterra. Nazionale? Per ora no, ma in futuro..."
José Mourinho ha rilasciato un'intervista a Sky Sports UK, dove ha parlato anche della possibilità di un ritorno in Premier League: "Non andrò mai in una squadra che lotta per non retrocedere. Onestamente penso che sia più difficile rispetto a giocare per i titoli. Deve essere molto difficile emotivamente, perché è qualcosa che cambia la vita.
Sono a un punto della mia carriera in cui vorrei essere sempre felice ma in questo momento, giocando nelle competizioni europee, mi arrabbio continuamente. Ritorno in Inghilterra? Londra è casa mia, quindi un giorno devo tornarci, a meno che nessuno mi voglia... Ma un giorno vorrei tornarci. Ma non fraintendetemi: per i prossimi due anni, questa stagione e la prossima, nessuno mi porterà via dal Fenerbahçe".
Vita a Istanbul e futuro: "È fantastica, vivo in Europa e ogni giorno vado in Asia per allenarmi. Poi torno in Europa per dormire. Resto molto al campo d’allenamento: non posso perdere quella voglia e quella fame, perché se la perdi è meglio fermarsi. La partita contro lo United è stata un piacere per me. E vedere tutti tristi per un pareggio è stata una sensazione fantastica, perché solitamente un punto contro di loro rende felici. Nazionale? Oggi no, ho ancora troppa energia per giocare una partita al mese. Ma in futuro un Mondiale, un Europeo… Perché no?".
Sono a un punto della mia carriera in cui vorrei essere sempre felice ma in questo momento, giocando nelle competizioni europee, mi arrabbio continuamente. Ritorno in Inghilterra? Londra è casa mia, quindi un giorno devo tornarci, a meno che nessuno mi voglia... Ma un giorno vorrei tornarci. Ma non fraintendetemi: per i prossimi due anni, questa stagione e la prossima, nessuno mi porterà via dal Fenerbahçe".
Vita a Istanbul e futuro: "È fantastica, vivo in Europa e ogni giorno vado in Asia per allenarmi. Poi torno in Europa per dormire. Resto molto al campo d’allenamento: non posso perdere quella voglia e quella fame, perché se la perdi è meglio fermarsi. La partita contro lo United è stata un piacere per me. E vedere tutti tristi per un pareggio è stata una sensazione fantastica, perché solitamente un punto contro di loro rende felici. Nazionale? Oggi no, ho ancora troppa energia per giocare una partita al mese. Ma in futuro un Mondiale, un Europeo… Perché no?".
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