TUTTO mercato WEB
Roma, sconfitta e rimpianti: l'errore di Zalewski e le riflessioni di Juric
Dopo la pausa per le Nazionali, la Roma era chiamata a vincere e a dare un segnale diverso rispetto a quello mostrato a inizio stagione. Doveva imparare dagli errori del passato, per evitare di ripeterli, e ricostruire il proprio cammino con pazienza, passo dopo passo a suon di prestazioni di livello.
Ieri sera nella sfida all'Olimpico, finita 0-1 in favore dei nerazzurri, si sono presentati però, ancora una volta i problemi della Roma: sia la precisione sotto porta che la mancanza di giocatori cinici e tempestivi pronti per certi palcoscenici.
La Roma perde la partita, in realtà, a causa di un doppio errore di Zalewski: prima sbaglia un passaggio decisivo in una situazione di 2 contro 1 con Artem Dovbyk, poi scivola malamente a centrocampo, aprendo la strada al contropiede che porta al gol di Lautaro.
In estrema sintesi? L'errore del singolo costa caro. Guardando però alla partita nel suo insieme, l'Inter ha dimostrato fin dai primi minuti di essere superiore, gestendo poi la gara senza soffrire troppo la Roma e colpendo al momento giusto.
La squadra giallorossa ha tenuto il campo dignitosamente, ma le occasioni reali sono state poche: Sommer è stato chiamato in causa solo al 90'+5' su un tiro da fuori di Soulé, mentre le altre azioni pericolose si sono limitate a un quasi autogol del portiere svizzero e a un tiro centrale di Pellegrini.
Se da un lato contenere l'Inter è stato positivo, dall'altro il solito possesso palla sterile ha reso evidente la mancanza di incisività. Juric stesso ha parlato di una "sconfitta dei rimpianti", ma al di là del risultato, non si vedono segnali evidenti di crescita per la squadra.
Ieri sera nella sfida all'Olimpico, finita 0-1 in favore dei nerazzurri, si sono presentati però, ancora una volta i problemi della Roma: sia la precisione sotto porta che la mancanza di giocatori cinici e tempestivi pronti per certi palcoscenici.
La Roma perde la partita, in realtà, a causa di un doppio errore di Zalewski: prima sbaglia un passaggio decisivo in una situazione di 2 contro 1 con Artem Dovbyk, poi scivola malamente a centrocampo, aprendo la strada al contropiede che porta al gol di Lautaro.
In estrema sintesi? L'errore del singolo costa caro. Guardando però alla partita nel suo insieme, l'Inter ha dimostrato fin dai primi minuti di essere superiore, gestendo poi la gara senza soffrire troppo la Roma e colpendo al momento giusto.
La squadra giallorossa ha tenuto il campo dignitosamente, ma le occasioni reali sono state poche: Sommer è stato chiamato in causa solo al 90'+5' su un tiro da fuori di Soulé, mentre le altre azioni pericolose si sono limitate a un quasi autogol del portiere svizzero e a un tiro centrale di Pellegrini.
Se da un lato contenere l'Inter è stato positivo, dall'altro il solito possesso palla sterile ha reso evidente la mancanza di incisività. Juric stesso ha parlato di una "sconfitta dei rimpianti", ma al di là del risultato, non si vedono segnali evidenti di crescita per la squadra.
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
fiorentinaFINALMENTE EL FLACO. PRIMI GOL VIOLA E UNA NUOVA FIDUCIA PER COLPANI
napoliSky, Bergomi: “Napoli diverso, ora ha giocatori fisici e sarà meno bello”
salernitanaPrimavera, Fusco dopo il pari contro la capolista: "Stiamo lavorando bene"
torinoLa Gazzetta dello Sport: "Stop Toro, i granata si buttano via in 4'"
milanFonseca traccia la linea: "Dal primo giorno voglio una squadra che soffra e lavori insieme". Il gruppo prima del singolo come nuovo punto di partenza
veneziaUnion Clodienese, contro l'Alcione Milano arriva una sconfitta per 3-1
fantacalcioMilan, Costacurta critica Leao: 'Talento fisico sì, ma non un trascinatore'
interPistocchi: "Se si vince giocando male non è un bel segnale. Inter solida ma poco brillante"
Primo piano