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Dybala c'è, El Shaarawy e Dovbyk restano un'incognita
Massima concentrazione e squadra al completo. Oggi a Trigoria si prevede una giornata lunga e intensa in vista della sfida di domenica contro la seconda in classifica: l’Inter di Simone Inzaghi.
Dalle certezze ai punti interrogativi, dalla ripresa degli allenamenti insieme al gruppo di Paulo Dybala fino alle incognite relative alla reale forma fisica di Artem Dovbyk e di Stephan El Shaarawy. Si parla dei dubbi del pacchetto offensivo, di giocatori dalle caratteristiche differenti ma essenziali per la concretizzazione, lo sviluppo e la fantasia di gioco della Roma.
Qualora dovesse restare dubbia la loro presenza in campo dal primo minuto per questioni fisiche o ‘tattiche’, Juric dovrà valutare quale piano mettere in atto per arginare l’armata nerazzurra.
Se la sosta da un lato può aver dimezzato la squadra in termini numerici per questa settimana e mezzo, dall’altro può anche aver dato più slancio a giocatori come Konè, Pisilli, Baldanzi e Zalewski. Alla lista, se non fosse per la stanchezza accumulata, ci sarebbe da aggiungere proprio lui, l’11 giallorosso. L’ucraino sulla carta detiene numeri impressionanti: negli ultimi due anni ha collezionato 20 gol nelle 15 gare successive alla pausa Nazionali. Anche la sua prima rete con la Roma, conferma la regola, nell’1 a 1 contro il Genoa dopo essere rientrato in anticipo dalle partite di Nations League.
Viste le condizioni generali, Roma - Inter, si presenta come un banco di prova? Parlare in questi termini potrebbe essere avventato, nonostante ci sia un però. L’ambiente ha già vissuto decisioni estemporanee e frettolose prese dalla società e non sarebbe dunque una novità vedere sul banco degli imputati il mister o un giocatore x che non ha sudato per 90 minuti la maglia. Quindi, se per certi versi non è il vero banco di prova, potrebbe diventarlo qualora in campo non si veda un minimo di identità, sacrificio e voglia di aggredire l’avversario per raggiungere il risultato.
Dalle certezze ai punti interrogativi, dalla ripresa degli allenamenti insieme al gruppo di Paulo Dybala fino alle incognite relative alla reale forma fisica di Artem Dovbyk e di Stephan El Shaarawy. Si parla dei dubbi del pacchetto offensivo, di giocatori dalle caratteristiche differenti ma essenziali per la concretizzazione, lo sviluppo e la fantasia di gioco della Roma.
Qualora dovesse restare dubbia la loro presenza in campo dal primo minuto per questioni fisiche o ‘tattiche’, Juric dovrà valutare quale piano mettere in atto per arginare l’armata nerazzurra.
Se la sosta da un lato può aver dimezzato la squadra in termini numerici per questa settimana e mezzo, dall’altro può anche aver dato più slancio a giocatori come Konè, Pisilli, Baldanzi e Zalewski. Alla lista, se non fosse per la stanchezza accumulata, ci sarebbe da aggiungere proprio lui, l’11 giallorosso. L’ucraino sulla carta detiene numeri impressionanti: negli ultimi due anni ha collezionato 20 gol nelle 15 gare successive alla pausa Nazionali. Anche la sua prima rete con la Roma, conferma la regola, nell’1 a 1 contro il Genoa dopo essere rientrato in anticipo dalle partite di Nations League.
Viste le condizioni generali, Roma - Inter, si presenta come un banco di prova? Parlare in questi termini potrebbe essere avventato, nonostante ci sia un però. L’ambiente ha già vissuto decisioni estemporanee e frettolose prese dalla società e non sarebbe dunque una novità vedere sul banco degli imputati il mister o un giocatore x che non ha sudato per 90 minuti la maglia. Quindi, se per certi versi non è il vero banco di prova, potrebbe diventarlo qualora in campo non si veda un minimo di identità, sacrificio e voglia di aggredire l’avversario per raggiungere il risultato.
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