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Graziani: "Se va via De Rossi deve andare via anche Ghisolfi. Anche lui è figlio di questa realtà"
Francesco Graziani, ex calciatore della Roma, in un'intervista a Il Tempo commenta la decisione di esonerare De Rossi: "I risultati secondo me c'entrano poco e niente. C'è stato qualcosa tra lui e la società, che poi ha fatto scaturire questa decisione. Poi ovviamente nessuno era contento dei tre punti in quattro partite, però devo dire che la Roma non era una squadra senza gioco o allo sbando. Ha resistito Fonseca al Milan, gli hanno dato una chance a Venezia. Inoltre non mi pare ci siano polemiche legate a Palladino o Italiano, visti i loro risultati, Pecchia si è fatto rimontare da 2-0, esoneriamo anche lui?".
Molti tifosi adesso si scagliano contro i giocatori. Si può effettivamente giocare contro l'allenatore?
"Chi pensa che un giocatore possa giocare contro l'allenatore deve capire che prima di tutto gioca contro se stesso. Ho avuto tecnici con cui ho discusso, ma in campo davo sempre il 200%. Innanzitutto per me, ma poi per la professionalità dei miei compagni. I giocatori avrebbero potuto parlare con la società per dire di non essere d'accordo con la decisione presa, magari anche arrivando a situazioni estreme, dicendo di non voler scendere in campo domenica".
Ma secondo lei De Rossi è l'unico responsabile?
"Se va via De Rossi deve andare via anche Ghisolfi. Anche lui è figlio di questa realtà che stiamo vivendo, perché l'allenatore non è l'unico responsabile che non sta facendo rendere la squadra per quelle che sono le potenzialità, quindi qualcosa è stato sbagliato anche nella costruzione dell'organico. Mi dispiace molto per Daniele, stava lavorando bene, non se lo meritava e soprattutto, dal punto di vista professionale è una botta molto forte".
Molti tifosi adesso si scagliano contro i giocatori. Si può effettivamente giocare contro l'allenatore?
"Chi pensa che un giocatore possa giocare contro l'allenatore deve capire che prima di tutto gioca contro se stesso. Ho avuto tecnici con cui ho discusso, ma in campo davo sempre il 200%. Innanzitutto per me, ma poi per la professionalità dei miei compagni. I giocatori avrebbero potuto parlare con la società per dire di non essere d'accordo con la decisione presa, magari anche arrivando a situazioni estreme, dicendo di non voler scendere in campo domenica".
Ma secondo lei De Rossi è l'unico responsabile?
"Se va via De Rossi deve andare via anche Ghisolfi. Anche lui è figlio di questa realtà che stiamo vivendo, perché l'allenatore non è l'unico responsabile che non sta facendo rendere la squadra per quelle che sono le potenzialità, quindi qualcosa è stato sbagliato anche nella costruzione dell'organico. Mi dispiace molto per Daniele, stava lavorando bene, non se lo meritava e soprattutto, dal punto di vista professionale è una botta molto forte".
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