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Terremoto panchine. Motta ha cancellato Allegri e rilancerà Vlahovic. Uragano Conte. Fonseca ha bisogno di Ibra. Baroni e l’effetto Lotito. I tormenti di Italiano. La scommessa di PalladinoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 15 luglio 2024, 16:00Editoriale
di Luca Calamai

Terremoto panchine. Motta ha cancellato Allegri e rilancerà Vlahovic. Uragano Conte. Fonseca ha bisogno di Ibra. Baroni e l’effetto Lotito. I tormenti di Italiano. La scommessa di Palladino

E’ una storia vecchia come il calcio. Se non hai i soldi per comprare campioni o per cercare nel mercato il meglio che c’è a disposizione il piano B è quello di cambiare “manico”. Cioè, allenatore. C’è stato un vero terremoto di panchine questa estate in Serie A. Ha cambiato chi sogna di togliere lo scudetto all’Inter del confermatissimo Inzaghi, chi vuole conquistare un posto in Champions o in Europa. Anche chi sa che dovrà lottare le la salvezza. E’ un’operazione che costa meno e che permette di guadagnare tempo agli occhi dei tifosi. Incuriositi da un nuovo progetto tecnico-tattico. C’è anche chi è convinto che l’allenatore giusto possa valere fino a dieci punti in più in classifica. Vedremo.

Del gruppo dei nuovi tecnici chi è partito a cento all’ora è Antonio Conte. Un uragano sul mondo Napoli. In conferenza stampa il presidente De Laurentiis se l’è mangiato con gli occhi. E il popolo azzurro ha avuto una scossa elettrica di gioia quando Antonio ha detto che i calciatori con il mal di pancia dovranno accontentarsi di stare accanato a lui. Mi aspetto una partenza a tavoletta del Napoli. Con o senza Kvara. Mi aspetta un Lukaku subito protagonista e tante reti da Raspadori. Conte per il momento ha fatto scivolare nel libro dei ricordi (fantastici) anche un Luciano Spalletti che all’ombra del Vesuvio è amato in maniera viscerale.

Anche Thiago Motta è riuscito a cancellare a tempo di record Acciuga Allegri. Non era una Mission Impossible visto che il tecnico livornese ha sempre avuto un robusto partito di contestatori. Thiago promette vittorie e spettacolo. Altro che il Muso Corto e il calcio all’italiana di allegriana memoria. Sono curioso di vedere il campionato di Dusan Vlahovic. Frenato, anzi a volte mortificato, dal calcio attendista di Allegri. Con Motta avremo una Juve votata all’attacco. Di palloni buoni davanti ne arriveranno tanti. Se Dusan è un fenomeno lo capiremo una volta per tutte. Un Vlahovic in versione capocannoniere del campionato può valere lo scudetto.


Ci sono meno sorrisi intorno a Marco Baroni che approda finalmente a una panchina nobile ma che dovrà convivere con lo stato di guerra tra una parte del tifo laziale e il Presidente Lotito. Non il clima giusta per costruire un progetto da Champions. Dalla Lazio sono sparite anche delle figure simbolo come Immobile. Baroni dovrà calarsi al volo in una nuova dimensione. Speriamo che Lotito gli regali almeno un grande bomber. Dubbi e interrogativi pure intorno a Fonseca. Il Milan in questo momento non accende. Anche i rossoneri hanno bisogno di gol. Oltre a Morata serve altro. Ibra ha scelto Fonseca e ora lo deve difendere mettendogli a disposizione i giocatori giusti. Altrimenti Fonseca partirà in salita.

Chiudo con un Italiano perplesso di fronte al mercato del Bologna. Sostituire Thiago Motta è già un’impresa complicata. Farlo senza Calafiori e Zirkzee sembra un’impresa impossibile. Italiano si affidi ai colpi di genio di Sartori. Chissà se si è già pentito di aver accettato la sfida Bologna. Chi dispensa solo sorrisi per il momento è Palladino, il suo erede sulla panchina della Fiorentina. Ma anche per il tecnico ex Monza non sono tutte rose e fiori. Lui ha voluto Kean, zero gol nell’ultima stagione. Se ha sbagliato centravanti finirà nell’inferno di Firenze.