Lazio, sconfitta indolore contro il Braga: i biancocelesti chiudono primi in Europa
Una sconfitta indolore per la Lazio di Marco Baroni che all'Estadio Municipal cade contro il Braga per una rete subita dopo 5' e firmata da Ricardo Horta. I biancocelesti chiudono comunque da primi in classifica il girone di Europa League e volano agli ottavi di finale.
FORMAZIONE - Scelte obbligate per Marco Baroni che decide di non puntare sui giovani, ma di reinventarsi il centrocampo. Assenti Rovella e Zaccagni per squalifica, il tecnico biancoceleste ha dovuto rinunciare anche a Guendouzi, per influenza, e a Vecino, Lazzari, Patric e Tavares infortunati, oltre ai fuori lista Basic, Hysaj e Ibrahimovic (Castrovilli è partito per Monza). Baroni opta quindi per il classico turnover in porta, con Mandas che torna titolare,, la linea difensiva è composta da Marusic, Gigot, Romagnoli e Pellegrini, i due di centrocampo Gila e Dele-Bashiru, mentre sulla trequarti Tchaouna, Pedro e Noslin accompagnano l'unica punta Castellanos.
PRIMO TEMPO - Il Braga parte forte, spinto dalla necessità di vincere per qualificarsi ai playoff di Europa League e, dopo una grande pressione fin dal fischio d'inizio, al 6' trova il gol del vantaggio con Ricardo Horta che si fa trovare solo in area e incrocia il destro alle spalle di Mandas portando in vantaggio i portoghesi. I primi segnali di reazione della Lazio arrivano al 20' con Tchaouna che si inventa una giocata al limite dell'area e viene murato al momento della conclusione a pochi passi dalla porta. La prima grande occasione, però, arriva pochi secondi dopo quando Pedro, su punizione, sfiora il palo e dà solo l'illusione del gol. Al 25' Carvalhal è costretto già a fare il primo cambio con l'infortunato Niakate che lascia spazio a Arrey-Mbi. Il primo tempo si chiude con due minuti di recupero e senza particolari brividi, mandando negli spogliatoi una Lazio troppo morbida e un Braga che, dopo il gol, si è accontentato di difendere il vantaggio.
SECONDO TEMPO - La seconda frazione riprende senza grandi sussulti. Il Braga si fa rivedere dalle parti di Mandas, ma senza mai essere pericolosa, con la Lazio fa fatica a ripartire, se non per qualche sgroppata di Pedro, il più attivo dei biancocelesti. Al 66' Baroni decide di fare la prima mossa, richiamando Tchaouna e mandando in campo Isaksen. Mossa che sembra pagare subito, con il danese che calcia il suo primo pallone al volo, impegnando per la prima volta Hornicek. Al 71' è ancora Isaksen a rendersi pericoloso con un cross che, senza deviazioni, impegna ancora una volta il portiere del Braga che respinge al centro, dove non ci sono maglie biancocelesti. Baroni decide quindi di rimpolpare il proprio attacco richiamando Gila in panchina, l'unico ammonito del match, e mettere in campo Dia. Passano poco più di dieci minuti ed è ancora la Lazio a rendersi pericola, con Noslin gira di testa il calcio d'angolo di Isaksen, trovando però i guantoni di Hornicek, sulla ribattuta Tchaouna non riesce a ribadire in rete. Ancora all'85' Hornicek è protagonista, deviando sopra la traversa una conclusione da venticinque metri di Dele-Bashiru, potente e precisa, destinata a infilarsi sotto l'incrocio. Il finale è un botta e risposta continuo. Castellanos manda in porta Dia che, a tu per tu con il portiere, calcia fuori di poco. Sul capovolgimento di fronte, Pellegrini infortunato tiene in gioco Horta che si può presentare davanti a Mandas, bravissimo a restare in piedi e sventare il pallonetto. All'89' Baroni cambia ancora e decide di dare fiducia a due giovani della Primavera, riproponendo Balde e regalando l'esordio assoluto per Zazza.